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L'asma è una malattia curabile che si comporta come una reazione allergica: alcuni fattori ambientali scatenano l'infiammazione delle vie aeree, di conseguenza si sviluppano dei problemi respiratori che si placano solo quando l'infiammazione viene curata e ridotta. Questo disturbo è molto frequente e colpisce circa 334 milioni di persone in tutto il mondo, tra cui 25 milioni solo negli Stati Uniti. Se temi di soffrire di asma, puoi notare alcuni segni e sintomi, analizzare i fattori di rischio e sottoporti a degli esami diagnostici per saperlo con certezza.

Parte 1
Parte 1 di 4:

Conoscere i Fattori di Rischio

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    Tieni in considerazione la combinazione di genere ed età. Negli Stati Uniti, per esempio, si riscontra il 54% in più di casi di asma tra i ragazzi sotto i 18 anni rispetto alle ragazze. Ma dai 20 anni in poi le ragazze ne soffrono più dei maschi. Dopo i 35 anni questo divario aumenta ulteriormente e il 10,1% delle donne soffre di asma, rispetto al 5,6% degli uomini. Dopo la menopausa questa percentuale si riduce nelle donne e il divario diminuisce, anche se non si azzera completamente. Gli esperti hanno alcune teorie sul motivo per cui il sesso e l'età sembrano influire sui rischi di soffrire d'asma:
    • Un aumento della sindrome atopica (una predisposizione alla sensibilità allergica) nei maschi adolescenti.
    • Un ridotto volume delle vie aeree negli adolescenti maschi rispetto alle ragazze.
    • Le fluttuazioni ormonali durante la fase premestruale, durante le mestruazioni e negli anni della menopausa nelle donne.
    • Gli studi hanno riscontrato che le donne in menopausa che si sono sottoposte a una terapia ormonale sostitutiva hanno aumentato il numero dei nuovi casi d'asma.
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    Verifica la storia familiare. Gli studiosi hanno riscontrato che ci sono più di 100 geni associati all'asma e alle allergie. Da ricerche effettuate sulle famiglie, soprattutto sui gemelli, è stato rilevato che l'asma è causato da fattori ereditari. Da uno studio del 2009, in particolare, si è dedotto che una storia pregressa di asma in famiglia è il maggiore fattore di rischio nello sviluppo di questo disturbo. Se vengono confrontate tra loro le famiglie con un rischio genetico normale, moderato e alto, si evince che i soggetti a rischio moderato hanno probabilità 2,4 volte maggiori di sviluppare il disturbo, mentre i soggetti ad alto rischio hanno 4,8 volte più probabilità.
    • Chiedi ai genitori o ad altri parenti se c'è una predisposizione genetica all'asma nella tua famiglia.
    • Se sei stato adottato, i tuoi genitori biologici potrebbero aver fornito la tua storia clinica alla famiglia adottiva.
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    Presta attenzione a ogni segno di allergia. Alcuni studi hanno associato l'immunoglobulina chiamata "IgE" allo sviluppo dell'asma. Se hai alti livelli di IgE nell'organismo, hai maggiori probabilità soffrire di allergia per cause ereditarie. Se hai questa immunoglobulina nel sangue, il corpo innesca una reazione allergica infiammatoria che causa la costrizione delle vie aeree, sfoghi cutanei, prurito, lacrimazione degli occhi, dispnea e così via.
    • Verifica se manifesti una reazione allergica a determinati fattori scatenanti, come il cibo, gli scarafaggi, gli animali, la muffa, il polline e gli acari della polvere.
    • Se hai delle allergie, corri rischi maggiori di sviluppare l'asma.
    • Se soffri di diverse reazioni allergiche, ma non riesci a identificare il fattore scatenante, chiedi al medico che ti prescriva il test allergologico. Ti verranno posizionati sulla pelle dei piccoli tamponi contenenti diversi allergeni per controllare la reazione e i cambiamenti della pelle.
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    Non esporti al fumo di sigaretta. Quando vengono inalate delle particelle nei polmoni, il corpo reagisce con la tosse. Anche queste particelle di fumo potrebbero essere responsabili di una risposta infiammatoria dell'organismo e dei sintomi dell'asma. Più resti esposto al fumo del tabacco e più rischi di sviluppare l'asma. Se sei un fumatore accanito e non riesci a liberarti di questo vizio, parla con il medico per trovare dei programmi e dei farmaci per smettere di fumare. Tra i metodi più diffusi ci sono le gomme da masticare e i cerotti alla nicotina, la riduzione graduale del numero di sigarette o anche l'assunzione di farmaci come Chantix o Wellbutrin. In ogni caso, anche se hai difficoltà a smettere, evita di fumare vicino ad altre persone, perché il fumo passivo può provocare l'asma anche negli altri individui.
    • Le donne che fumano durante la gravidanza possono provocare la dispnea nel bambino, aumentando il rischio di allergie alimentari e il rilascio di proteine flogistiche nel sangue. L'effetto è ancora maggiore se il bambino continua a essere esposto al fumo passivo anche dopo la nascita. Parla con il ginecologo prima di assumere qualunque farmaco per via orale per cercare di smettere di fumare.
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    Riduci i livelli di stress. Molti studi hanno rilevato che alti livelli degli ormoni dello stress possono provocare una crisi d'asma, aumentare la sensibilità agli allergeni e una sensazione di costrizione toracica. Cerca di individuare i fattori che maggiormente ti mettono sotto pressione e impegnati per liberartene.
    • Prova delle tecniche di rilassamento come la respirazione profonda, la meditazione o lo yoga.
    • Fai attività fisica regolarmente per rilasciare le endorfine, alleviando così il dolore e riducendo i livelli di stress.
    • Migliora le tue abitudini del sonno: vai a letto quando sei stanco, non dormire con il televisore acceso, non mangiare prima di coricarti, evita di assumere bevande a base di caffeina la sera e mantieni un programma di sonno regolare ogni giorno.
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    Non esporti agli inquinanti ambientali presenti nell'aria. Una percentuale significativa di casi d'asma nei bambini è causata dall'aria inquinata proveniente dalle fabbriche, cantieri, veicoli e impianti industriali. Così come il fumo del tabacco irrita i polmoni, l'aria inquinata scatena delle reazioni infiammatorie che provocano danni ai polmoni e senso di costrizione toracica. Anche se non puoi eliminare gli agenti inquinanti, puoi però cercare di ridurne l'esposizione.
    • Se puoi evita di restare per troppo tempo nelle zone di maggior traffico e vicino alle autostrade.
    • Se i bambini giocano all'aperto tienili lontani dalle autostrade o dai cantieri.
    • Se hai la possibilità di trasferirti e cambiare località, informati presso l'ARPA della tua Regione o di quella in cui desideri andare per conoscere i dati sulla qualità dell'aria delle diverse località.
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    Prendi in considerazione i tuoi farmaci. Se stai assumendo determinate medicine, verifica se i sintomi asmatici sono peggiorati dall'inizio della terapia. Se è così, consulta il medico prima di pensare di interrompere la cura, ridurre il dosaggio o cambiare tipo di farmaco.
    • Alcune ricerche hanno dimostrato che l'aspirina e l'ibuprofene possono provocare costrizione polmonare nei pazienti asmatici sensibili a questi farmaci.
    • Gli ACE-inibitori prescritti per controllare l'ipertensione arteriosa non provocano l'asma, ma causano una tosse secca che può essere scambiata per tale disturbo. Tuttavia, una tosse eccessiva dovuta a questi farmaci può irritare i polmoni e scatenare una crisi d'asma. Gli ACE-inibitori più diffusi sono il ramipril e il perindopril.
    • I beta bloccanti vengono assunti per trattare problemi cardiaci, la pressione alta e l'emicrania; anche questi possono provocare una costrizione delle vie polmonari. Alcuni medici possono prescrivere questi farmaci anche in presenza di asma; l'importante è tenere monitorati eventuali cambiamenti o sintomi. I beta bloccanti più comuni sono il metoprololo e il propranololo.
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    Mantieni un peso nella norma. La ricerca ha confermato una correlazione tra l'aumento di peso e un maggiore rischio di asma. Il peso in eccesso rende più difficoltosa la respirazione e aumenta lo sforzo del cuore per pompare il sangue nel corpo. Ciò provoca un incremento delle proteine infiammatorie (citochine) nell'organismo, facilitando lo sviluppo della flogosi delle vie aree e della costrizione toracica.
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Parte 2
Parte 2 di 4:

Riconoscere i Sintomi Lievi e Moderati

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    Contatta il medico, anche se i sintomi sono lievi. I primi sintomi, solitamente, non sono particolarmente gravi da interferire con le normali attività o la vita di tutti i giorni. Quando però il disturbo inizia a progredire, noti una maggiore difficoltà a svolgere le ordinarie attività quotidiane. Nella maggior parte dei casi i sintomi non mutano, ma diventano solo più intensi e invalidanti.
    • Se non vengono diagnosticati o trattati, questi primi e leggeri sintomi di asma, con il passare del tempo, si aggravano sempre più. Ciò è particolarmente vero se non riesci a riconoscere i fattori scatenanti e a evitarli.
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    Presta attenzione alla tosse eccessiva. Con l'asma, le vie aeree sono ostruite a causa della costrizione o infiammazione; il corpo quindi reagisce cercando di liberare i passaggi respiratori con la tosse. Nel caso di un'infezione batterica i colpi di tosse sono grassi con molto muco, mentre in presenza di asma tendono a essere secchi, con pochissimo catarro.
    • Se la tosse inizia o peggiora durante la notte, potrebbe trattarsi effettivamente di asma; infatti la tosse notturna o quella del mattino appena ti svegli è un sintomo tipico di questo disturbo.
    • Quando l'asma progredisce e peggiora, la tosse si estende anche durante il giorno.
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    Ascolta il rumore che emetti quando espiri. Gli asmatici spesso sentono un sibilo o un fischio acuto durante la fase di espirazione, che è provocato dalla riduzione del diametro dei passaggi aerei. Fai attenzione quando senti questo suono; se avviene nell'ultima fase dell'espirazione è un segno precoce di asma. Quando il problema si aggrava da leggero a moderato, il sibilo si sente durante tutta l'espirazione.
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    Prendi nota di un'insolita mancanza di respiro. La "broncocostrizione indotta dall'esercizio", o asma da sforzo, è un tipo di asma che si manifesta in coloro che hanno appena svolto qualche attività particolarmente impegnativa, come l'allenamento. La costrizione delle vie aeree provoca una sensazione di stanchezza e lascia senza fiato prima del normale; di conseguenza potresti essere costretto a rinunciare all'attività prima di quanto desideri. Cerca di confrontare quanto tempo riesci ad allenarti normalmente e quante volte invece ti senti stanco e senza fiato.
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    Presta attenzione al respiro accelerato. Per cercare di assimilare più ossigeno attraverso i canali respiratori ristretti, il corpo istintivamente respira più velocemente. Metti un palmo della mano sul petto e conta quante volte il torace si solleva in un minuto. Usa un cronometro o un orologio che indica i secondi, in modo da fare un conteggio accurato. In una respirazione normale, in genere, dovresti contare tra 12 e 20 atti respiratori in 60 secondi.
    • In caso di asma moderata le respirazioni in un minuto sono circa 20-30.
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    Non trascurare i sintomi di raffreddore o influenza. Anche se la tosse da asma è diversa da quella causata da raffreddore o influenza, i batteri o i virus possono ugualmente scatenare l'asma. Fai attenzione ai sintomi di infezioni che possono provocare tale disturbo: starnuti, rinorrea, mal di gola e congestione. Se espettori un muco scuro, verde o bianco, l'infezione può essere batterica; se invece è trasparente o bianco, può essere virale.
    • Se questi sintomi sono associati al rumore durante l'espirazione o al rantolo quando respiri, significa che probabilmente l'infezione ha scatenato l'asma.
    • Fatti visitare dal medico per avere una diagnosi precisa.
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Parte 3
Parte 3 di 4:

Riconoscere i Sintomi Gravi

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    Rivolgiti al medico, se non riesci a respirare anche senza avere fatto attività fisica. In genere negli asmatici il respiro corto o affannoso causato dall'esercizio fisico migliora con il riposo. Tuttavia, quando i sintomi sono gravi o è in corso un attacco d'asma, puoi soffrire di dispnea anche a riposo a causa del processo infiammatorio che ha indotto la crisi. Quando l'infiammazione è piuttosto grave, ti senti improvvisamente senza fiato o ansimi in preda alla fame d'aria.
    • Potresti anche provare la sensazione di non riuscire a espirare completamente. Quando il corpo ha bisogno di ossigeno e inala l'aria, tende a ridurre la fase dell'espirazione in modo da assorbire l'ossigeno più rapidamente.
    • Potresti anche accorgerti che non riesci a pronunciare una frase completa, ma che puoi usare solo parole e frasi brevi tra un rantolo e l'altro.
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    Controlla la frequenza respiratoria. Durante gli attacchi d'asma lievi o moderati il respiro potrebbe essere accelerato, ma in una grave crisi questo ritmo può farsi ancora più veloce. Le vie aree costrette impediscono un apporto sufficiente d'aria fresca ai polmoni, provocando una carenza di ossigeno. Il respiro accelerato è la reazione naturale del corpo per prendere la maggior quantità possibile di ossigeno e rimediare alla situazione prima di soffrire di problemi più gravi.
    • Metti il palmo della mano sul petto e conta quante volte il torace si solleva e scende in un minuto. Usa un cronometro o un orologio che apprezza anche i secondi, così da registrare i dati in modo più accurato.
    • In caso di attacco grave, la frequenza supera i 30 respiri al minuto.
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    Misura il battito cardiaco. Il sangue assorbe dall'aria nei polmoni l'ossigeno di cui hanno bisogno organi e tessuti, distribuendolo in tutto il corpo. Durante un attacco grave, quando il sangue non riesce a garantire un apporto adeguato di ossigeno al corpo, il cuore deve pompare più velocemente nel tentativo di sopperire a questa carenza. Quindi, durante un attacco grave, potresti sentire che il battito cardiaco accelera senza una vera e propria motivazione.
    • Estendi la mano con il palmo rivolto verso l'alto.
    • Metti il dito indice e medio dell'altra mano sul lato esterno del polso, sotto il pollice.
    • Dovresti sentire un battito rapido che pulsa dall'arteria radiale.
    • Calcola la frequenza cardiaca contando i battiti in un minuto. In una situazione normale dovrebbero essere meno di 100 al minuto, ma in presenza di gravi sintomi asmatici possono anche essere oltre 120.
    • Esistono alcune applicazioni per smartphone che possono misurare il battito cardiaco. Se sei interessato, puoi scaricartene qualcuna.
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    Controlla se la pelle appare bluastra. Il sangue è di colore rosso vivo solo quando trasporta l'ossigeno, altrimenti è molto più scuro. Possiamo vederlo solo quando si trova all'esterno del corpo, dove entra nuovamente in contatto con l'ossigeno e torna di colore brillante; questo è il motivo per cui non siamo abituati a pensarlo di altri colori. Durante un grave attacco d'asma, però, potresti diventare "cianotico" a causa del sangue scuro, "affamato" di ossigeno, che scorre nelle arterie. La pelle appare bluastra o grigiastra, soprattutto su labbra, dita, unghie, gengive o nella zona del contorno occhi dove è sottile.
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    Verifica se stai contraendo i muscoli del collo e del torace. Quando hai difficoltà a respirare o sei in insufficienza respiratoria, metti in funzione dei muscoli accessori (quelli che di solito non sono fondamentali per l'atto respiratorio). Si tratta dei muscoli che si trovano ai lati del collo: lo sternocleidomastoideo e lo scaleno. Verifica se i muscoli del collo sono ingrossati, quando ti rendi conto di avere il fiato corto. Fai anche attenzione ai muscoli intercostali, perché nei momenti di fame d'aria vengono contratti verso l'interno. Questi sono i muscoli che aiutano a sollevare la gabbia toracica durante l'inspirazione e potresti notare che si ritraggono tra le costole quando la situazione è grave.
    • Guardati allo specchio per controllare i muscoli su entrambi i lati del collo se sono molto delineati e se quelli intercostali sono retratti.
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    Presta attenzione al dolore e tensione del torace. Quando hai molta difficoltà a respirare, i muscoli del petto che lavorano per garantire la respirazione devono agire sotto sforzo. Di conseguenza si stancano e provocano dolore e tensione. Il dolore potrebbe sembrare sordo, acuto o lancinante e potrebbe manifestarsi intorno alla zona centrale del petto (area dello sterno) o leggermente all'esterno (zona parasternale). Se provi questo dolore devi recarti immediatamente al pronto soccorso per escludere eventuali problemi cardiaci.
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    Verifica se il rumore durante la respirazione si aggrava. Quando i sintomi sono lievi o moderati, il fischio e la dispnea sono percettibili solo durante l'espirazione. Tuttavia, in caso di asma più grave, puoi sentirli anche durante l'inspirazione. Il fischio durante l'inspirazione è definito "stridore" ed è causato dalla costrizione dei muscoli della gola nel tratto respiratorio superiore. La dispnea invece si verifica più spesso durante l'espirazione ed è provocata dalla costrizione dei muscoli nel tratto respiratorio inferiore.
    • Il rumore che senti durante l'inspirazione può essere causato sia dall'asma sia da gravi reazioni allergiche. È importante riuscire a distinguerli tra loro, in modo da trovare il tipo di trattamento appropriato.
    • Controlla i segni di orticaria o gli sfoghi cutanei rossi sul petto, in quanto indicano una reazione allergica e non un attacco d'asma. Anche l'edema delle labbra o della lingua sono indicativi di allergie.
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    Tratta i sintomi dell'asma il prima possibile. Se hai un grave attacco di asma che ti rende difficile respirare, devi chiamare il 118 e andare subito al pronto soccorso più vicino. Se finora non ti è mai stato diagnosticato questo disturbo, probabilmente non avrai con te un inalatore salvavita. In caso contrario, però, usalo.
    • Gli inalatori di salbutamolo dovrebbero essere usati solo 4 volte al giorno, ma durante un attacco puoi usarli tutte le volte che si rende necessario ogni 20 minuti per 2 ore.
    • Fai dei lenti respiri profondi, contando mentalmente fino a 3 sia nella fase di inspirazione sia durante l'espirazione. Così facendo puoi ridurre lo stress e la frequenza respiratoria.
    • Evita di esporti ai fattori scatenanti, se riesci a individuarli.
    • L'asma può ridursi se prendi degli steroidi che ti prescrive il medico. Questi farmaci possono essere inalati attraverso una pompa oppure assunti per via orale. Fai uno spruzzo della medicina o prendila sotto forma di compressa con dell'acqua. Ci vorranno alcune ore prima che inizi a fare effetto, ma è in grado di tenere sotto controllo i sintomi.
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    Cerca cure mediche immediate nel caso di sintomi gravi. In questo caso significa che stai vivendo un pericoloso attacco d'asma e il corpo sta lottando per assimilare sufficiente aria. Devi rivolgerti subito ai servizi d'emergenza, perché il problema può diventare molto grave se non viene trattato tempestivamente, fino a essere mortale.
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Parte 4
Parte 4 di 4:

Ottenere una Diagnosi

  1. 1
    Fornisci al medico tutta la tua storia clinica. Cerca di essere il più preciso e accurato possibile, in modo che il dottore possa farsi un'idea generale circa i problemi di cui soffri. Dovresti prepararti gli argomenti in anticipo, in modo da non dover pensare troppo a questi quesiti quando ti recherai nel suo studio:
    • Qualunque segno o sintomo di asma (tosse, respiro affannoso, rumori durante la respirazione, ecc);
    • Storia medica precedente (precedenti allergie, ecc);
    • Storia clinica familiare (problemi polmonari o allergie dei genitori, fratelli, ecc);
    • Le tue abitudini di vita (uso di tabacco, alimentazione e attività fisica, ambiente circostante, ecc);
    • Qualunque farmaco (come l'aspirina) ed eventuali integratori o vitamine che assumi.
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    Sottoponiti a una visita medica. Durante l'esame il medico potrebbe controllare alcune o tutte queste parti del corpo: orecchie, occhi, naso, gola, pelle, torace e polmoni. Potrebbe anche usare lo stetoscopio sulla parte anteriore e posteriore del torace per auscultare i rumori respiratori o anche constatare l'assenza di suoni nei polmoni.
    • Dato che l'asma è correlata alle allergie, il dottore potrebbe anche controllare la presenza di rinorrea, iperemia congiuntivale, lacrimazione ed eruzioni cutanee.
    • Infine esaminerà anche la gola per verificare se è gonfia e determinare la tua capacità di respirare; inoltre prenderà nota dei suoni anomali, che potrebbero indicare una costrizione delle vie aeree.
  3. 3
    Lascia che il medico confermi la diagnosi eseguendo l'esame spirometrico. Durante il test devi respirare in un tubo collegato a uno spirometro che misura il tuo flusso d'aria e quanta aria riesci a inspirare ed espirare. Fai un respiro profondo ed espira con forza il più a lungo possibile mentre il dispositivo calcola la potenza. Sebbene, in caso di esito positivo, la presenza di asma sia certa, un risultato negativo però non la esclude automaticamente.
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    Fai il test del picco di flusso espiratorio. Questo esame è simile alla spirometria e misura quanta aria riesci a espirare. Il medico o lo pneumologo potrebbero consigliarti questo esame per ottenere una diagnosi certa. Per sottoporti al test, devi mettere le labbra sull'apertura di un dispositivo che viene tarato sullo zero. Rimani in piedi e fai un respiro profondo, quindi soffia più forte e più velocemente che puoi in un'unica espirazione. La procedura va ripetuta alcune volte, in modo da ottenere risultati coerenti. Per ottenere esiti validi per il test va considerato il valore più grande rilevato, che è il picco del flusso respiratorio. Quando senti che stanno sorgendo i sintomi dell'asma, ripeti la prova e confronta questo flusso d'aria con il picco di flusso rilevato in precedenza.
    • Se il valore è oltre l'80% del miglior picco di flusso rilevato, ti trovi in un intervallo sicuro.
    • Se il valore che si rileva è tra il 50 e l'80% del miglior picco di flusso riscontrato in condizioni normali, non stai seguendo dei trattamenti adeguati per l'asma e il medico dovrà trovare altri farmaci più adatti. Se rientri in questo intervallo di valori, hai un rischio moderato di soffrire di un attacco d'asma.
    • Se il valore risultante è meno del 50% del miglior picco di flusso, significa che soffri di una grave patologia delle funzioni respiratorie che deve essere curata con i farmaci.
  5. 5
    Chiedi al medico di eseguire il test di provocazione bronchiale con metacolina. Se non hai dei sintomi evidenti quando ti rechi dal medico, potrebbe essere difficile riuscire a diagnosticare l'asma. In tal caso è opportuno eseguire questo esame, in cui il medico ti fornirà un inalatore contenente la metacolina. Questa sostanza provoca la costrizione delle vie aeree, se soffri d'asma, e innesca i sintomi che potranno essere misurati con i test del picco di flusso d'aria e la spirometria.
  6. 6
    Verifica la risposta dell'organismo ai farmaci per l'asma. Non sempre il medico decide di sottoporti a questi test e potrebbe semplicemente fornirti dei farmaci per migliorare le tue condizioni. Se i sintomi regrediscono, è probabile che soffri d'asma. La gravità dei sintomi, una storia pregressa di episodi asmatici e i risultati dei test fisici sono i fattori principali che un medico tiene in considerazione nella scelta del farmaco.
    • Un dispositivo molto diffuso è l'inalatore a base di albuterolo/salbutamolo che va usato appoggiando le labbra sull'apertura e spruzzando il farmaco, che viene così inalato nei polmoni.
    • I farmaci broncodilatatori aiutano ad aprire le vie aeree costrette grazie appunto alla loro azione dilatatoria.
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Consigli

  • Rivolgiti a un allergologo per capire a quali elementi sei allergico; conoscere i fattori scatenanti può aiutarti a evitare gli attacchi d'asma.
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Avvertenze

  • Se inizi a manifestare alcuni dei sintomi descritti in questo tutorial, recati immediatamente dal medico.


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Informazioni su questo wikiHow

Shaun Berger, MD
Co-redatto da:
Pediatra Iscritto all'Albo
Questo articolo è stato co-redatto da Shaun Berger, MD. Il Dottor Shaun Berger è un pediatra iscritto all'albo che vive nella zona metropolitana di San Diego, in California. Offre un'assistenza primaria completa per neonati, bambini e adolescenti, concentrandosi sulla medicina preventiva. È iscritto all'albo dell'American Board of Pediatrics con certificazione in pediatria e medicina dello sport. Si è laureato in Psicologia presso l'Università della California - San Diego e ha conseguito una laurea in Medicina alla University of Illinois - Chicago. Ha poi realizzato un internato presso l'UCSF/Fresno Community Medical Centers/Valley Children's Hospital, dove è stato eletto capo degli specializzandi. Ha ricevuto l'UCSF Foundation Award ed è membro della American Academy of Pediatrics. Questo articolo è stato visualizzato 29 136 volte
Categorie: Vie Respiratorie
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