Questo articolo è stato co-redatto da Joel Giffin, PT, DPT, CHT. Il Dottor Joel Giffin è un fisioterapista e fondatore del centro Flex Physical Therapy a New York. Oltre ad avere 15 anni di esperienza e a essere un Certified Hand Therapist (CHT), il Dottor Giffin tratta tutto il corpo ed è specializzato in riabilitazione della mano e degli arti superiori. La Flex Physical Therapy si specializza anche in terapia occupazionale e riabilitazione del pavimento pelvico. Il Dottor Giffin si è laureato in Fisioterapia con lode presso la University of Quinnipiac e si è specializzato con lode presso il Simmons College. È membro dell'American Physical Therapy Association e dell'American Society of Hand Therapists. Ha trattato artisti teatrali di Broadway nel backstage di spettacoli come "Il re leone", "Sleep No More", "Tarzan" e "Sister Act".
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L'ernia del disco causa un dolore molto intenso. Si verifica quando il tessuto morbido che si trova all'interno del disco, e che funziona da ammortizzatore fra le vertebre, esce dalla sua sede. Non tutti coloro che hanno un'ernia del disco provano dolore, ma se il materiale protruso irrita i nervi della schiena, la sofferenza può essere lancinante. Sebbene sia necessario un po' di tempo, molte persone ritornano a una vita normale senza sottoporsi a un intervento chirurgico.[1]
Passaggi
Identificare l'Ernia del Disco
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1Riconosci i sintomi. Le zone della colonna vertebrale più soggette a questo disturbo sono quella lombare e cervicale. Se il disco protruso si trova nella parte inferiore, probabilmente proverai dolore alle gambe; se invece si trova nel collo, allora le spalle potrebbero essere molto sofferenti. Fra i sintomi ci sono:[2]
- Dolore agli arti che può peggiorare con la tosse, gli starnuti o determinati movimenti.
- Intorpidimento del tatto oppure formicolio e sensazione pungente. Questo fenomeno è causato dalla pressione dell'ernia sul nervo che gestisce l'arto.
- Debolezza. Se il problema si trova nella zona lombare, corri maggiori rischi di inciampare e cadere. Nel caso l'ernia si trovi in prossimità delle vertebre cervicali, allora potresti avere problemi ad afferrare e trasportare gli oggetti pesanti.
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2Se pensi di avere un'ernia del disco, vai dal medico. Egli eseguirà degli esami per capire esattamente l'origine del dolore. Molto probabilmente ti porrà domande sulla tua storia clinica e sui recenti infortuni. Inoltre, ti sottoporrà a dei test per verificare:[3] [4]
- I riflessi;
- La forza muscolare;
- La coordinazione, l'equilibrio e la capacità di camminare;
- Il senso del tatto. Il dottore vorrà capire se riesci a percepire tocchi o vibrazioni leggeri in varie aree del corpo;
- La capacità di sollevare la gamba o di muovere la testa. Questi movimenti allungano i nervi spinali; se provi un peggioramento del dolore, dell'intorpidimento o della sensazione pungente, allora potresti avere un'ernia del disco.
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3Se il medico li prescrive, esegui degli esami di diagnostica per immagini. Questi vengono eseguiti per escludere altre possibili cause del dolore e permettono al medico di capire esattamente cosa è successo ai dischi vertebrali. Informa il dottore se sei incinta o sospetti di esserla, dato che questa condizione influenza la scelta degli esami a cui sottoporti.[5] [6]
- Radiografia. Il medico può richiedere una radiografia della colonna vertebrale per accertarsi che il dolore non sia causato da un'infezione, un tumore, una frattura o un cattivo allineamento delle vertebre. Il dottore potrebbe ritenere utile anche una mielografia: in tal caso viene iniettato un colorante nel fluido spinale affinché sia visibile ai raggi X. In questo modo è possibile capire se l'ernia comprime i nervi.
- Tomografia computerizzata (CT scan). Durante questo esame dovrai sdraiarti su un tavolo che si muove all'interno di uno scanner. Lo strumento esegue delle radiografie in sequenza della zona da controllare. Il tecnico che esegue il test potrebbe chiederti di trattenere brevemente il respiro per essere sicuro che le immagini siano a fuoco. Non proverai alcun dolore, ma è probabile che tu debba digiunare per alcune ore prima dell'esame oppure che ti venga iniettato un liquido di contrasto. La tomografia computerizzata richiede, nel suo complesso, venti minuti o anche meno; grazie a questo test il medico è in grado di capire con esattezza quali dischi sono interessati dall'ernia.[7]
- Risonanza magnetica (MRI). Uno scanner per la risonanza magnetica sfrutta le onde radio e il campo magnetico per ricreare un'immagine digitale del corpo. Si tratta di un test molto utile soprattutto per capire qual è il disco vertebrale problematico e quali nervi sono compressi. La risonanza magnetica è indolore, ma dovrai sdraiarti su un tavolo che entra nello scanner. Questo emette dei rumori forti e il medico ti fornirà dei tappi o delle cuffie per proteggere l'udito. Tutta la procedura richiede circa un'ora e mezza.[8]
- Questo è il test per immagini più sensibile, ma anche il più costoso.
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4Esegui un esame dei nervi. Se il medico teme che tu possa soffrire di un danno nervoso, potrebbe chiederti di sottoporti a un test per la conduzione nervosa e un'elettromiografia.[9]
- Durante il test per la conduzione nervosa il medico applicherà al corpo una piccola carica elettrica per capire se viene trasmessa correttamente a specifici muscoli.
- Nell'elettromiografia vengono invece inseriti degli aghi sottili nel muscolo per misurare l'impulso elettrico che vi arriva.
- Entrambe le procedure possono causare qualche disagio.
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Usare dei Rimedi Casalinghi e Apportare Cambiamenti allo Stile di Vita
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1Applica il ghiaccio oppure il calore in base al bisogno. La Mayo Clinic consiglia queste soluzioni casalinghe per gestire il dolore correlato all'ernia del disco. La scelta dipende dallo stadio in cui si trova la tua lesione.[10]
- Nei primi giorni, gli impacchi freddi riducono l'infiammazione e il gonfiore. Puoi usare la borsa del ghiaccio oppure una confezione di verdure surgelate avvolta in un panno. Applica il ghiaccio per 10 minuti e poi lascia che la cute torni a temperatura corporea. Non appoggiare mai il ghiaccio direttamente sulla pelle.
- Trascorsi i primi giorni, puoi utilizzare il calore per rilassare la tensione muscolare. Avvolgi la borsa dell'acqua calda oppure uno scaldino in un panno; non appoggiare mai la fonte di calore direttamente sulla cute per evitare scottature.
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2Se possibile, resta attivo. Potresti aver bisogno di riposare alcuni giorni subito dopo la formazione dell'ernia, ma trascorso questo tempo devi riprendere il movimento per evitare di irrigidirti e per guarire più in fretta. Parlane con il medico o con il fisioterapista per trovare degli esercizi adatti alla tua situazione.[11] [12]
- Evita tutte le attività che possono peggiorare il disagio. Queste includono trasportare e sollevare carichi pesanti o allungarti.
- Il medico potrebbe consigliarti di nuotare, dato che l'acqua supporta parzialmente il peso corporeo alleviando la pressione sulla colonna vertebrale. Le altre possibili attività potrebbero essere il ciclismo o la camminata.
- Se non ci sono controindicazioni, prova i sollevamenti del bacino. Sdraiati supino con le ginocchia piegate e metti le mani sotto la zona lombare. Inclina il bacino fino a schiacciare le mani sul pavimento con la schiena. Mantieni la posizione per dieci secondi e poi esegui 10 ripetizioni. Se questo esercizio provoca o peggiora il dolore, interrompilo immediatamente e rivolgiti al medico.
- Prova le contrazioni dei glutei. Mentre sei sdraiato a terra con le ginocchia piegate, contrai i glutei mantenendo la posizione per 10 secondi. Non dovresti provare dolore; tuttavia, se dovesse accadere non continuare e discutine con il fisioterapista o il dottore.
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3Cambia la posizione in cui dormi. Potresti trovare un po' di sollievo assumendo durante la notte delle posture che tolgono un po' di pressione dalla spina dorsale e dai nervi. Il medico o il fisioterapista potrebbero suggerirti di:[13]
- Dormire con un cuscino sotto la pancia per incurvare delicatamente la schiena; in questa maniera riduci la pressione sui nervi.
- Assumere una posizione fetale con un cuscino fra le ginocchia; il lato interessato dall'ernia dovrebbe essere rivolto verso l'alto.
- Sdraiarti sulla schiena con alcuni cuscini sotto le ginocchia, in modo che i fianchi e le ginocchia siano piegati e la parte lombare della schiena sia parallela al letto. Durante il giorno puoi sdraiarti sul pavimento con le gambe appoggiate a una sedia.
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4Trova supporto dalle persone che ti circondano. Vivere con un dolore cronico è molto stressante e può farti cadere in uno stato d'ansia e depressione. Se mantieni una rete di rapporti sociali, puoi affrontare tutto ciò e sentirti meno solo. Ecco come puoi trovare aiuto:[14]
- Parla del tuo problema con amici e familiari. Se ci sono attività che non sei in grado di svolgere da solo, lascia che ti aiutino.
- Vai da uno psicoterapeuta. Questo professionista ti aiuterà a sviluppare delle tecniche per affrontare il dolore e accettare la verità, nel caso tu avessi delle aspettative non realistiche in merito alla guarigione. Il tuo medico potrebbe consigliarti uno psicologo esperto nella gestione del dolore.
- Unisciti a un gruppo di sostegno. In questa maniera ti sentirai meno solo e imparerai a gestire la situazione.
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5Riduci lo stress. La tensione emotiva e psicologica rendono più sensibili al dolore. Se riesci a sviluppare delle tecniche per tenerla a bada, sarai in grado di controllare anche la sofferenza fisica. Alcune persone trovano qualche beneficio praticando:[15]
- La meditazione;
- La respirazione profonda;
- La musico- o arte-terapia;
- La visualizzazione di immagini tranquillizzanti;
- La contrazione e il rilassamento progressivo dei vari gruppi muscolari.
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6Discuti con il fisioterapista in merito ai trattamenti alternativi. A volte, modificare il modo in cui ti muovi o ti siedi può contribuire a non aggravare la situazione. Potresti trovare beneficio dai metodi alternativi della gestione del dolore, ma chiedi sempre consiglio al medico, per essere sicuro che tali tecniche non nuocciano alle tue condizioni di salute. Ecco alcune idee:[16]
- Un collare o un tutore per la schiena da indossare per un breve periodo, per proteggere la zona e fornirle stabilità;
- Esercizi di trazione;
- Trattamenti a ultrasuoni;
- Elettrostimolazione.
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Assumere i Farmaci
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1Tratta il dolore moderato con degli antidolorifici da banco. Con ogni probabilità questa sarà la prima soluzione proposta dal dottore nel caso il dolore non fosse invalidante.[17] [18]
- I farmaci che può consigliarti sono l'ibuprofene (Brufen, Oki) o il naprossene (Aleve).
- Sebbene gli antinfiammatori non steroidei (FANS) siano molto utili, potrebbero non essere adatti a te, nel caso soffrissi di ipertensione, asma, problemi renali o cardiaci. Chiedi al medico se puoi assumere questi medicinali, perché potrebbero interferire con altre terapie farmacologiche, inclusi i trattamenti erboristici e gli integratori alimentari. I FANS creano soprattutto disturbi gastrici, come le ulcere. Ritorna dal medico che non trovi beneficio dopo 7 giorni di trattamento con gli antinfiammatori.
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2Combatti il dolore con dei farmaci su prescrizione. In base ai sintomi e alla storia clinica, il dottore potrebbe consigliarti:[19]
- Farmaci per il dolore neuropatico. Questi medicinali stanno diventando sempre più diffusi perché hanno effetti collaterali minori rispetto ai narcotici. Quelli più usati sono gabapentin (Neurotin), pregabalin (Lyrica), duloxetina (Cymbalta) e tramadolo (Tralodie).
- Narcotici. In genere vengono prescritti quando i farmaci da banco si sono rivelati troppo deboli e quelli per il dolore neuropatico non sono stati d'aiuto. Comportano diversi effetti collaterali come sedazione, nausea, confusione e stitichezza. Questi medicinali molto spesso contengono codeina o una miscela di ossicodone e paracetamolo.
- Miorilassanti. Alcune persone provano spasmi muscolare molto dolorosi e traggono beneficio da questa classe di medicinali. Uno dei più comuni è il diazepam. Alcuni possono causare sedazione e vertigini, quindi andrebbero assunti alla sera prima di coricarsi. Leggi sempre le istruzioni riportate nel bugiardino per sapere se devi evitare di guidare o di utilizzare macchinari pesanti dopo aver assunto il farmaco.
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3Sottoponiti a delle iniezioni di cortisone contro il dolore. Il cortisone sopprime il gonfiore e l'infiammazione. Se necessario, il medico potrebbe iniettarti il medicinale direttamente nel sito che sta causando il dolore.[20]
- In alternativa, ti verranno prescritti dei corticosteroidi da assumere per bocca in modo da controllare il gonfiore.[21]
- I corticosteroidi vengono impiegati per ritardare o evitare l'intervento chirurgico.[22] In genere si spera che riducendo l'infiammazione il corpo riesca a guarire da solo nel lungo termine.
- Quando viene somministrato per molto tempo, il cortisone causa aumento di peso, depressione, diabete, ipertensione, osteoporosi, tendenza agli ematomi, acne e vulnerabilità alle infezioni.[23]
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4Discuti con il medico della possibilità di un'operazione chirurgica. Il dottore potrebbe consigliartela nel caso le altre soluzioni non abbiano portato ad alcun risultato oppure se i nervi sono molto compressi. Esistono diverse procedure di intervento per un'ernia del disco:[24] [25]
- Discectomia aperta. Il chirurgo pratica un'incisione nella spina dorsale asportando la porzione danneggiata del disco. Se la lesione è molto estesa, potrebbe decidere di togliere tutto il disco. In tal caso sarà necessario stabilizzare le vertebre adiacenti al disco estratto. Questa operazione è detta fusione.
- Sostituzione protesica del disco intervertebrale. Durante la procedura il chirurgo asporta il disco danneggiato e lo sostituisce con un materiale protesico.
- Discectomia laser endoscopica. Il chirurgo pratica una piccola incisione a livello della colonna vertebrale per inserire un tubo sottile dotato di luce e telecamera (l'endoscopio). Il disco danneggiato viene poi rimosso con il laser.
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5Segui le istruzioni del chirurgo durante la convalescenza post-intervento. La chirurgia si dimostra utile per la maggior parte dei pazienti, ma sono necessarie diverse settimane di recupero. Potrai tornare al lavoro dopo 2-6 settimane dalla procedura.[26]
- Se noti qualunque segno di complicazione dopo l'intervento, contatta immediatamente il medico. Sebbene siano rari, alcuni degli effetti negativi della chirurgia sono le infezioni, i danni ai nervi, la paralisi, le emorragie o la temporanea perdita del tatto.
- La chirurgia spinale porta a dei risultati per un po' di tempo. Tuttavia, se il paziente è stato sottoposto a una fusione vertebrale, il carico viene trasferito alla vertebra adiacente, con conseguente necessità di un secondo intervento. Questa è una questione molto importante da affrontare con il medico perché potrebbe significare più procedure chirurgiche nel futuro.
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Avvertenze
- Se non riesci a camminare o a stare in piedi, provi una grave debolezza muscolare o hai problemi a controllare la vescica, vai immediatamente al pronto soccorso, perché si tratta di un'emergenza.
Riferimenti
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