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I piedi hanno il compito di sostenere il corpo. Sorreggono il peso ogni giorno, sottoponendosi a un notevole stress e per questo motivo possono ferirsi facilmente. Una perdita di equilibrio, un terreno irregolare, un passo falso o una rotazione della caviglia possono provocare una lesione in un attimo. Anche se di livello minore, un danno al piede influisce comunque su ogni tipo di attività, dal lavoro alla routine di esercizio fisico, fino alla mobilità basilare. Il processo di guarigione può richiedere settimane o mesi; per garantirti la convalescenza più rapida e sicura possibile, devi rivolgerti al medico per curare il piede e sottoporti alla riabilitazione nella maniera appropriata.

Parte 1
Parte 1 di 3:

Trattamenti

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    Esamina la lesione. Non riesci ad appoggiare il peso sul piede? Si sta gonfiando molto? In questo caso, il trauma è più grave di un semplice strappo o distorsione – dovuti rispettivamente a un danno al muscolo o al legamento. Se non riesci a mettere peso sul piede, devi farti visitare dal medico per eseguire una radiografia; questo esame permette di stabilire l'estensione del danno e soprattutto capire se c'è una frattura. Gli strappi e la maggior parte delle distorsioni non richiedono un intervento chirurgico, mentre per le fratture a volte è necessario. Consulta il medico per avere una diagnosi corretta.[1]
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    Tieni a riposo il piede. Devi lasciarlo a riposo per 48-72 ore e limitare al massimo l'attività che ha portato alla lesione; evita anche di appoggiarvi del peso, usando le stampelle, se lo ritieni necessario. Se l'osso non è rotto, puoi mantenere il piede attivo per le attività minori, ma in linea generale dovresti evitare qualunque sforzo.[2]
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    Applica del ghiaccio. La reazione immediata del corpo a un trauma fisico è di portare sangue all'area lesionata, causando gonfiore o infiammazione. Per ridurre il dolore e il gonfiore, puoi avvolgere del ghiaccio in un panno e appoggiarlo sul piede per 30 minuti circa ogni due o tre ore durante le prime 48-72 ore dall'incidente. Fai però attenzione a non esagerare; non tenere l'impacco durante la notte e non appoggiarlo a contatto diretto con la pelle, perché potresti provocare un'ustione da freddo.[3]
    • Se non hai a disposizione un impacco di ghiaccio, va benissimo anche un sacchetto di piselli surgelati.
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    Tieni elevato il piede lesionato. Un altro modo per ridurre il gonfiore è di lasciare che la forza di gravità faccia il suo lavoro. Tieni sollevato l'arto ferito, sdraiati e metti il piede su un cuscino, lasciandolo a un livello leggermente superiore a quello del cuore, per evitare un ristagno di sangue.[4]
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    Applica una fasciatura compressiva. Si tratta di un'altra tecnica per ridurre il gonfiore; metti una fasciatura, un bendaggio o un tutore per limitare il movimento del piede ed evitare che possa lesionarsi ulteriormente. Puoi acquistare questo tipo di ausili in qualunque farmacia o negozio di ortopedia. Deve essere aderente all'area lesionata, ma non tanto stretto da impedire la circolazione del sangue; toglilo quando dormi.[5]
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    Prendi dei farmaci, se necessario. Se il dolore non ti dà tregua, prendi un antinfiammatorio o un antidolorifico da banco come l'aspirina o l'ibuprofene (Moment, Brufen). Sono entrambi disponibili nelle farmacie e riducono il dolore e il gonfiore; il paracetamolo (Tachipirina) non è un antinfiammatorio, vale a dire che riduce il dolore ma non il gonfiore. Assumi i medicinali attenendoti alle indicazioni riportate sul bugiardino per quanto riguarda il dosaggio.
    • Tieni presente che le medicine come l'aspirina o l'ibuprofene possono provocare problemi di salute, per esempio delle emorragie interne, se assunti in grandi quantità o per molto tempo; non devi prenderli per un lungo periodo senza averne prima parlato con il medico.[6]
    • Non dare l'aspirina ai bambini o ai ragazzi sotto i 19 anni, perché questo farmaco è associato alla sindrome di Reye, una patologia grave e potenzialmente mortale.[7]
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    Evita ulteriori ferite al piede. Sii molto cauto durante le prime 72 ore dall'incidente, per evitare di aggravare la situazione; non correre e non svolgere alcuna attività che possa provocare ulteriori danni. Non andare nella sauna o nel bagno turco, non applicare impacchi caldi, non bere alcolici e non massaggiare il piede; tutte queste attività possono aumentare il sanguinamento e il gonfiore, rallentando il processo di guarigione.[8]
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    Assicurati di fare un po' di stretching e di esercizio. Stretching e attività fisica sono spesso la prima linea di trattamenti e possono essere molto efficaci. Il tipo di stretching più efficace richiede di stare eretto, a piedi nudi, solo con la gamba affetta su uno step o gradino, con un asciugamano arrotolato sotto le dita del piede dolente ed estendendo il tallone sul bordo dello step - l'altra gamba dovrebbe essere libera, piegata leggermente all'altezza del ginocchio. Alza e abbassa lentamente il tallone indolenzito contando fino a 3 secondi mentre lo alzi, mantienilo su per 2 secondi e quindi abbassalo e tienilo abbassato per 3 secondi. Esegui da 8 a 12 ripetizioni ogni giorno.
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Parte 2
Parte 2 di 3:

Riabilitazione

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    Rispetta le indicazioni del medico. Egli può fornirti tutte le istruzioni per guarire al meglio; può consigliarti di usare le stampelle per un certo periodo o ti può prescrivere un ciclo di fisioterapia. Nei casi più gravi, può anche inviarti presso uno specialista in grado di valutare meglio il trauma.
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    Tieni in movimento le articolazioni, ma lascia immobili i muscoli. Molti medici raccomandano di continuare a muovere la caviglia in caso di distorsione; questa articolazione guarisce più rapidamente se inizi a muoverla senza provocare dolore e per tutta l'ampiezza di movimento. Tuttavia, in caso di strappo muscolare, la situazione è differente; se la lesione interessa i muscoli al posto dei legamenti, il medico ti consiglierà di tenere il piede immobilizzato per diversi giorni e ti potrà prescrivere un tutore, una stecca o un air cast per proteggere la zona. Lo scopo è di evitare ulteriori tensioni al muscolo danneggiato; dovresti comunque riuscire a muovere ancora il piede, una volta iniziato il processo di guarigione.[9]
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    Riprendi lentamente le normali attività. Una volta scomparso il gonfiore e quando il dolore si è affievolito, puoi tornare ad appoggiare del peso sul piede; inizia però in modo graduale, devi fare attività leggere. Al principio proverai probabilmente ancora un po' di rigidità o dolore ed è un fatto del tutto normale, ma queste sensazioni dovrebbero iniziare a ridursi una volta che i muscoli e i legamenti si abituano nuovamente alle sollecitazioni. Fai un po' di riscaldamento e stretching prima di iniziare l'attività fisica, aumentando la durata e il livello di intensità nell'arco di diversi giorni.[10]
    • Inizia con attività a basso impatto; il nuoto, per esempio, è molto più adatto per il piede rispetto alla corsa.
    • Se inizi a provare un dolore improvviso e acuto, interrompi immediatamente l'attività.
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    Indossa calzature solide e protettive. Devi trovare delle scarpe che offrano un equilibrio stabile e che non ti espongano al rischio di subire un'altra lesione; ovviamente, escludi assolutamente i tacchi alti. Se temi che il danno al piede sia la conseguenza di un insufficiente potere ammortizzante delle scarpe, acquistane un paio nuovo. Possono esserti di aiuto anche i plantari, ma un'altra possibile opzione è rappresentata dagli stivaletti ortopedici. Questi tipi di ausili sono dotati di velcro per offrire stabilità e rendere più facile la camminata; puoi procurarteli presso i negozi ortopedici a un prezzo approssimativo di 100-200 euro.
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    Usa le stampelle o il bastone, se necessario. Se il processo di guarigione è ancora lungo o se non riesci a mettere peso sul piede, le stampelle ti permettono di svolgere comunque le normali attività. Il modello più usato è quello ascellare; per usarle correttamente, le stampelle devono trovarsi a circa 5-7 cm sotto le ascelle quando sei in posizione eretta. Le mani devono penzolare sopra le stampelle e appoggiarsi in maniera rilassata sull'impugnatura. Trasferisci il peso del corpo sulla gamba sana, sposta le stampelle in avanti e, portando il peso sulle braccia, fai un passo in avanti oscillando il corpo tra le stampelle stesse. Non devi sostenerti con le ascelle, altrimenti potresti causare danni ai nervi, bensì con le mani sulle impugnature.[11]
    • Con il bastone devi eseguire un movimento leggermente diverso. Questo accessorio non è pensato per essere usato sul lato più debole del corpo, ma deve sostenere il lato sano e il peso in più che questa parte deve sopportare a causa della lesione.[12]
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Parte 3
Parte 3 di 3:

Cure Successive

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    Rivolgiti a un fisioterapista. Sebbene non sia sempre necessario, il medico può indirizzarti presso un fisioterapista per recuperare la mobilità dell'articolazione, rafforzare il muscolo e ripristinare l'andatura corretta. I piedi e le caviglie devono sostenere molto peso e sono quindi le parti che più spesso subiscono lesioni. Il fisioterapista è in grado di definire degli esercizi specifici per il tuo problema, prestando attenzione al recupero delle funzioni muscolari e dei legamenti, in modo da farti guarire completamente; per esempio, potrebbe chiederti di fare esercizi di forza con le fasce elastiche di resistenza oppure esercizi di equilibrio, come restare in piedi su una gamba sola.[13]
    • Questo specialista ti insegna anche a bendare correttamente il piede prima di fare attività fisica, dato che una corretta fasciatura del piede ancora lesionato fornisce ulteriore sostegno.
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    Concediti il tempo per guarire. Potrebbero essere necessarie una o due settimane prima di riuscire a camminare e potrebbero volerci diversi mesi prima di tornare alle normali attività di sempre. Tieni comunque presente che le lesioni ai piedi possono essere di vario tipo e nei casi più gravi può essere necessario molto tempo, prima di un completo recupero; in certe situazioni, le persone provano dolore, gonfiore e instabilità per diversi mesi o anche anni dall'incidente iniziale. Fatti visitare dal medico se provi un improvviso aumento di dolore, gonfiore o una sensazione improvvisa di formicolio o intorpidimento.[14]
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    Consulta il medico. Rivolgiti a lui se la lesione non guarisce o richiede più tempo del previsto; egli potrà inviarti presso un ortopedico che potrà definire la terapia migliore per te. Le distorsioni e gli strappi muscolari di lieve entità raramente richiedono un intervento chirurgico, sia perché la chirurgia è meno efficace rispetto ai trattamenti non invasivi, sia perché il rischio correlato non è giustificato, visto il danno relativo. Tuttavia, nei casi di strappi muscolari più gravi (subiti solitamente dagli atleti professionisti), è necessaria la chirurgia per recuperare completamente la forza muscolare di prima; in ogni caso, tale decisione spetta solo a un medico specialista qualificato.[15]
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Avvertenze

  • Anche le lesioni minori ai piedi devono essere prese seriamente; consulta sempre il medico.
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Informazioni su questo wikiHow

Neal Blitz, DPM, FACFAS
Co-redatto da:
Podologo
Questo articolo è stato co-redatto da Neal Blitz, DPM, FACFAS. Il Dottor Neal Blitz è un podologo e chirurgo specializzato in piedi e caviglie che gestisce studi privati a New York e a Beverly Hills. È stato soprannominato "The Bunion King®", ovvero il "re dell'alluce valgo", e ha creato una procedura chiamata "Bunionplasty®" (chirurgia plastica per alluce valgo) che ha rivoluzionato le operazioni chirurgiche di questo tipo. Ha oltre 17 anni di esperienza nella podologia ed è specializzato in chirurgia mini-invasiva del piede e della caviglia. Si è laureato in Podologia al New York College of Podiatric Medicine, poi ha realizzato una specializzazione incentrata sulla chirurgia elettiva e ricostruttiva del piede e della caviglia allo Swedish Medical Center. Ha ottenuto una borsa di studio incentrata su traumi e tecniche ricostruttive presso il centro AO Trauma di Dresda (Germania). Ha conseguito la certificazione in chirurgia del piede e in chirurgia ricostruttiva della parte posteriore del piede e della caviglia. È iscritto all'American Board of Foot & Ankle Surgery ed è membro dell'American College of Foot & Ankle Surgeons (FACFAS). Questo articolo è stato visualizzato 8 309 volte
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