Questo articolo è stato co-redatto da Laura Marusinec, MD. La Dottoressa Marusinec è una Pediatra Iscritta all’Albo dei Medici Specialisti nel Wisconsin. Ha conseguito la Laurea in Medicina al Medical College of Wisconsin School of Medicine nel 1995.
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Il reflusso vescico-ureterale è un ritorno anormale del flusso dell'urina dalla vescica ai reni. In genere, colpisce maggiormente i bambini e i neonati e, se non viene trattato, può causare danni ai reni perché si sviluppano infezioni del tratto urinario che raggiungono anche questi organi. Impara a riconoscere le infezioni urinarie e il reflusso vescico-ureterale per sottoporre il bambino alle dovute cure.
Passaggi
Cercare i Sintomi
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1Osserva i sintomi delle infezioni urinarie. Sono un segno tipico di reflusso vescico-ureterale; se un bimbo soffre spesso di infezioni al tratto urinario, dovrebbe essere sottoposto agli accertamenti anche per questo problema.
- Nei piccoli e nei neonati che soffrono di tale reflusso, i sintomi di infezione urinaria sono febbre inspiegabile, diarrea, vomito, inappetenza e irritabilità. Dovresti anche notare una maggiore frequenza della minzione, ma per piccole quantità di urina dall'odore forte e dall'aspetto torbido oppure con tracce di sangue (ematuria).
- Se il neonato ha meno di tre mesi e la febbre rettale è pari o maggiore di 38 °C, chiama il pediatra; devi farlo anche se ha tre mesi o più e la febbre è pari o maggiore di 38,9 °C.
- I bimbi più cresciuti possono mostrare segni simili, ma possono lamentare anche altri sintomi, come urgenza di urinare continua e intensa, bruciore durante la minzione, paura di fare pipì e tendenza a trattenerla per non provare bruciore.[1]
- Presta attenzione ad altri disagi meno specifici dei bambini più grandi. Ad esempio, possono andare al bagno molto spesso, lamentare dolore o bruciore durante la minzione oppure avere mal di stomaco.[2]
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2Riconosci il dolore renale nei bambini grandi. I ragazzini con reflusso vescico-ureterale (e con infezioni urinarie) possono provare dolore ai reni che si manifesta come sofferenza su entrambi i lati della schiena appena sotto le costole inferiori.
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3Presta attenzione ai segni di minzione disfunzionale. È un sintomo di un reflusso vescico-ureterale più grave. Si manifesta con la vescica iperattiva, la tendenza a trattenere la pipì o l'incapacità di espellere qualcosa di più di un debole flusso di liquido (soprattutto per i maschi). Il piccolo paziente potrebbe anche soffrire di una grave stitichezza.
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4Monitora altri segnali di una funzionalità intestinale o vescicale alterata. Questi possono essere la necessità di urinare spesso o in maniera improvvisa, una minzione poco frequente, incontinenza diurna o l'assunzione di determinate posture per evitare di bagnarsi. Il bambino potrebbe soffrire di dolore al pene o al perineo (la zona compresa fra l'ano e i genitali), di costipazione (meno di due movimenti intestinali a settimana, le feci sono dure o grosse e il loro passaggio causa dolore), incontinenza notturna e incapacità di trattenere le feci.[3]
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5Sii consapevole dei difetti congeniti. Un tipo di reflusso vescico-ureterale è causato dall'ostruzione della vescica, a volte in seguito a un intervento chirurgico o un infortunio. Si tratta di un'anomalia molto diffusa fra i bambini che hanno difetti congeniti alla colonna vertebrale, come la spina bifida.[4]
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6Prendi in considerazione la storia clinica della tua famiglia per capire se ci sono altri casi di questa malattia. Il reflusso vescico-ureterale può essere ereditario, quindi se i genitori ne hanno sofferto, è probabile che anche i figli possano svilupparlo. Se una donna ha avuto il reflusso, circa metà della sua prole potrebbe soffrirne.[5] . Allo stesso modo, se un bimbo ha manifestato questa patologia, è probabile che anche i suoi fratelli possano svilupparla, soprattutto quelli più piccoli. Il 32% circa dei fratelli e quasi il 100% dei gemelli omozigoti avrà il reflusso vescico-ureterale.[6]
- Alcuni pediatri sconsigliano di sottoporre i fratellini al test. Ritengono che sia inutile fare degli esami ai piccoli pazienti che non hanno infezioni urinarie o altri sintomi negativi.
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Ricevere una Diagnosi Formale
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1Fissa un appuntamento con il pediatra. Se sospetti che il bambino soffra di questo disturbo oppure è chiaro che ha un'infezione delle vie urinarie, devi portarlo dal medico per dei test e trovare le cure migliori. Quando vai all'ambulatorio, dovresti avere a portata di mano tutte le informazioni necessarie per aiutare il pediatra a comprendere meglio la situazione. Dovresti annotarti questi dettagli prima di andare dal medico.[7] Le informazioni che dovresti fornire sono:
- Tutti i segni o sintomi manifestati dal bimbo e la loro durata;
- La storia clinica del piccolo paziente, inclusi i recenti problemi di salute e informazioni di carattere generale;
- La storia clinica della tua famiglia, soprattutto la presenza di parenti stretti (genitori e fratelli) che hanno avuto il reflusso vescico-ureterale;
- Tutti i medicinali che il bimbo sta assumendo, sia su prescrizione sia da banco, e il loro dosaggio;
- Ogni domanda che vuoi porre al medico;
- Durante la visita, non temere di fare tutte le domande che ti vengono in mente. Il tuo obiettivo è di trovare le cure migliori per il bambino, fai quindi tutto il necessario per comprendere la malattia che lo sta affliggendo e le opzioni terapeutiche a disposizione.
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2Richiedi un'ecografia ai reni e alla vescica. Questo esame diagnostico sfrutta le onde sonore ad alta frequenza (ultrasuoni) per generare delle immagini evitando l'esposizione alle radiazioni. L'ecografia non è in grado di evidenziare la presenza del reflusso vescico-ureterale, bensì ogni danno ai reni e alla vescica causato dal disturbo oppure ogni anomalia anatomica associata.
- È una procedura indolore e sicura, ma potrebbe essere difficile da eseguire se il bimbo non collabora.
- Nei piccoli pazienti affetti da reflusso, l'ecografia può mostrare reni gonfi, con tessuto cicatriziale o stranamente piccoli.
- Se il pediatra vuole vedere la vescica, è importante che questa sia piena il più possibile. Non è facile sui neonati e i bambini molto piccoli, comunica quindi al tecnico ecografo quando il bambino ha fatto pipì per l'ultima volta. In genere, viene concesso ai bambini più grandi di fare pipì dopo la prima parte dell'esame, proseguendo poi al rilevamento delle immagini successive.
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3Sottoponi il bambino alla cateterismo per eseguire il test. I due esami più affidabili per diagnosticare il reflusso vescico-ureterale richiedono l'inserimento del catetere, un tubicino flessibile che viene inserito nella vescica. Il bimbo deve sdraiarsi supino su un lettino o tavolo medico. Il pediatra pulisce delicatamente la zona circostante l'apertura dell'uretra con un sapone speciale per evitare la diffusione dei batteri. Inserisce poi lentamente un tubo sottile nell'uretra fino alla vescica. Quando il catetere è completamente nella vescica, l'urina inizia a scorrere. Il tubo viene fissato con del nastro adesivo medico e si procede al test.[8]
- Dato che il catetere viene inserito nell'uretra (l'apertura da cui esce l'urina), il bambino potrebbe essere ansioso o imbarazzato e potrebbe trovare conforto dalla presenza di un genitore. Potrebbe essere presente anche uno psicologo infantile o un terapeuta per distrarre il piccolo e aiutarlo a rilassarsi.
- Mentre il catetere viene inserito, ci sono diverse cose che il bambino può fare, se è abbastanza grande, per facilitare la procedura. Le bimbe dovrebbero rannicchiare le gambe come le rane, con le ginocchia piegate e le piante dei piedi a contatto fra loro. I bimbi invece possono sdraiarsi con le gambe distese.
- Mentre il tubo scorre nell'uretra, chiedi al bambino di soffiare lentamente l'aria dalla bocca con le labbra arricciate come se volesse gonfiare un palloncino o far ruotare una girandola. In questo modo lo aiuti a rilassare i muscoli tesi circostanti uretra che rendono più complesso l'inserimento del catetere.
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4Sottoponi il bimbo a una cisto-urografia minzionale. Una volta inserito il catetere, il medico può scegliere l'esame per verificare la presenza di reflusso vescico-ureterale. Riempirà quindi la vescica con una soluzione salina trasparente (come l'acqua), ma visibile ai raggi-X. Quando la vescica è piena, il bambino deve urinare (mentre si trova sdraiato sul tavolo medico) e viene estratto il tubo. Durante questa procedura vengono scattate diverse radiografie per determinare se il fluido ritorna dalla vescica verso i reni.
- Durante lo scatto di ogni immagine, il bambino deve restare fermo per pochi istanti.
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5Esegui una cistografia con radionuclidi. In alternativa, il pediatra potrà consigliare questo test diagnostico. La vescica viene riempita con una soluzione che contiene una piccola quantità di sostanza radioattiva. Invece di una macchina per le radiografie, si utilizza una videocamera in grado di rilevare la presenza di radiazioni molto leggere. Alla fine dell'esame, si svuota la vescica, si estrae il catetere e viene scattata l'ultima immagine. La posizione del materiale radioattivo aiuta il medico a capire se l'urina ritorna verso i reni.
- La videocamera è uno strumento piuttosto grande, sospeso sopra il bambino, che viene posizionato vicino al suo addome, senza però toccarlo. Il piccolo paziente deve stare fermo per alcuni minuti mentre lo strumento rileva la presenza delle radiazioni.
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6Decidi le cure. I medici hanno opinioni differenti in merito a quale sia il trattamento migliore; dipende da quanto il disturbo infastidisce il bambino e dalla sua stessa personalità. Si può optare per degli antibiotici a basso dosaggio fino a un intervento chirurgico; la scelta dipende solo dai fattori specifici del paziente.[9] Alcune sedute per la rieducazione della minzione si rivelano spesso utili per i bimbi con reflusso vescico-ureterale.
- La maggior parte dei casi lievi si risolve spontaneamente, il medico potrebbe quindi consigliare di non fare nulla, tranne monitorare la situazione e le eventuali infezioni urinarie. Il pediatra potrebbe eseguire degli esami di controllo, per essere certo che il disturbo sia scomparso e non abbia lasciato strascichi.[10]
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Consigli
- Le bambine con questo disturbo sviluppano maggiori complicazioni rispetto ai ragazzi, perché sono più suscettibili alle infezioni del tratto urinario.
- I bambini di razza caucasica corrono un rischio maggiore di soffrire di reflusso vescico-ureterale rispetto a quelli di altre etnie.
Riferimenti
- ↑ http://www.mayoclinic.org/diseases-conditions/vesicoureteral-reflux/basics/definition/con-20031544
- ↑ https://www.kidney.org/atoz/content/refluxdisorders
- ↑ http://kidney.niddk.nih.gov/KUDiseases/pubs/vesicoureteralreflux/index.aspx
- ↑ https://urology.ucsf.edu/patient-care/children/additional/vesicoureteral-reflux
- ↑ http://www.urologyhealth.org/urologic-conditions/vesicoureteral-reflux-(vur)
- ↑ http://kidney.niddk.nih.gov/KUDiseases/pubs/vesicoureteralreflux/index.aspx
- ↑ http://www.mayoclinic.org/diseases-conditions/vesicoureteral-reflux/basics/preparing-for-your-appointment/con-20031544
- ↑ http://www.stlouischildrens.org/media-center/video-library/preparing-your-child-voiding-cystourethogram-vcug
- ↑ http://www.urologyhealth.org/urologic-conditions/vesicoureteral-reflux-(vur)