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È facile sentirsi disorientati quando si cerca di capire come mangiare le cozze. Dal momento che vengono servite prevalentemente con le valve, spesso ci chiediamo come portare alla bocca la parte commestibile e cosa fare delle valve vuote. Nonostante siano un alimento delizioso, mangiarle può essere impegnativo. Si possono usare le dita, la forchetta o il coltello: non è indispensabile finire il pasto con le dita tutte appiccicose e la camicia macchiata di sugo. Se vuoi conoscere il galateo da seguire quando mangi le cozze, per essere sicuro e tranquillo quando le ordini al ristorante, leggi le istruzioni che seguono.

Metodo 1
Metodo 1 di 2:

In un Contesto Informale

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    Separa le due valve e usa quella vuota come cucchiaio. Se negli Stati Uniti il galateo a tavola impone di mangiare le cozze con la forchetta, almeno nei ristoranti raffinati, in altri paesi, come la Francia, è ammesso usare una delle due valve per estrarre il mollusco. [1] Usala come un cucchiaio ed estrai il mollusco.
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    Usa il guscio vuoto come una pinzetta. Prendi un guscio vuoto dal dorso e tienilo con il lato aperto rivolto verso l'esterno. Esercita una leggera pressione sulle valve, per aprirle e chiuderle come se fossero delle pinzette e usarle per afferrare gli altri gusci.
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    Estrai tutti i molluschi dal guscio e, solo dopo, comincia a mangiarli. Questo sistema è generalmente considerato insolito, ma in molti contesti è accettabile estrarre tutti i molluschi all'inizio del pasto e consumarli in un secondo momento.
    • Soprattutto se è un brodo di cozze e hai poco spazio a disposizione, può rappresentare una soluzione comoda.
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    Mangia le cozze direttamente dal guscio. Se si tratta di un pranzo informale, è considerato accettabile mettere un po' di brodo nel guscio e sorbirne il contenuto, magari staccando prima il mollusco con la forchetta.
    • Un piatto di cozze si presenta generalmente con un po' di sughetto all'interno di ogni valva, decisamente delizioso. Sorbire una cozza direttamente dal guscio ti permette di gustare appieno il sugo che la accompagna.
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Metodo 2
Metodo 2 di 2:

Al Ristorante

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    Tieni in mano il guscio (di solito in quella dominante). Le cozze possono essere servite in padella, in brodo o come condimento di un piatto di spaghetti. Prendi la cozza afferrandola alla base del guscio, con l'apertura verso l'esterno.
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    Estrai il mollusco con la forchetta. Con la mano libera stacca delicatamente il mollusco dalla valva in cui risiede. Noterai che la cozza è ancora parzialmente attaccata sul fondo del guscio, quindi preparati a usare la forchetta per staccarla.
    • Prendi il mollusco delicatamente con la forchetta ed estrailo lentamente dalla valva. Fai attenzione a non ferirti la mano con i rebbi della forchetta.
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    Prepara il primo boccone. Se è un piatto in brodo, trasferisci il mollusco dalla forchetta al cucchiaio e immergilo nel brodo. Se invece è un piatto di spaghetti ai frutti di mare, prendi una forchettata di pasta insieme al mollusco. Mangialo in un solo boccone.
    • Se le cozze vengono servite da sole, probabilmente ti daranno a parte una ciotola lavadita. In questo caso, mangiare con le mani è perfettamente accettabile.
    • Se si tratta di brodo di cozze, puoi anche mangiare il mollusco con la forchetta e accompagnarlo con una cucchiaiata di brodo.
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    Smaltisci il guscio. Generalmente portano in tavola una scodella o un piatto a parte per i gusci. In caso contrario, rimettili nel tuo piatto o nella tua scodella di portata, mai in un vassoio comune.
    • Negli Stati Uniti, per esempio, viene generalmente considerato appropriato scartare il guscio e continuare a usare la forchetta per estrarre le altre cozze.
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    Finisci il piatto. Se si tratta di brodo, puoi consumarlo a cucchiaiate oppure intingervi un pezzo di pane per un boccone delizioso, eventualmente raccogliendolo con il cucchiaio. Evita però di inzuppare più pezzi di pane per volta.
    • Se è un piatto di spaghetti ai frutti di mare, puoi alternare un boccone di pasta e uno di cozze.
    • Consuma un mollusco per volta, fino a finire il piatto.
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Consigli

  • Spremi sulle cozze un po' di succo di limone (o di lime) fresco, per dare al piatto un tocco da gourmet.
  • Prepara una salsina a base di burro, vino bianco e succo di limone e versala sulle cozze. Cospargile con fiocchi di formaggio feta, usa una fetta di buon pane casereccio per la “scarpetta” e ti sentirai al settimo cielo.
  • Tieni a portata di mano tovaglioli in abbondanza.
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Avvertenze

  • Una volta cotte, le cozze devono essere rigorosamente aperte per poter essere consumate: non tentare in alcun modo di aprire quelle rimaste chiuse, ma buttale via, perché fanno male.
  • Conserva le cozze vive coprendole con una salvietta pulita e umida, senza stringerla.
  • Una raccomandazione per gli intenditori appassionati di molluschi crudi, soprattutto di ostriche: attenzione alle infezioni da vibrione. Il batterio Vibrio vulnificus vive nelle acque marine tiepide e non è causato dall'inquinamento. È un'infezione poco diffusa, ma nel 2012 la sua incidenza è aumentata del 43% rispetto al triennio 2006-2008, secondo dati resi noti nel 2012 dalla rete di sorveglianza attiva delle malattie di origine alimentare (FoodNet).
  • Lava le mani prima e dopo aver toccato i frutti di mare.
  • Le cozze ancora chiuse vanno conservate in frigorifero a una temperatura tra 0 e 7 °C.
  • Non mischiare cozze crude e cotte, per scongiurare possibili contaminazioni batteriche.
  • Evita di conservare le cozze in un recipiente ermeticamente chiuso, in un sacchetto di plastica o in acqua.
  • Si raccomanda ai soggetti ad alto rischio di non consumare per nessun motivo prodotti ittici crudi. Se appartieni a questa categoria, cuoci bene sia il pesce, sia i molluschi. Se non sei certo del tuo livello di rischio, consulta il tuo medico o un nutrizionista qualificato.
  • Fai molta attenzione se allevi tu stesso molluschi bivalvi: attieniti alle avvertenze pubblicate e verifica sempre con le autorità locali che le acque di coltura siano certificate per l'allevamento di molluschi.
  • Scarta le cozze morte con valve semichiuse o che si aprono quando le tocchi o le scuoti. [2]
  • Riponile in frigorifero immediatamente dopo l'acquisto e consumale nel giro di due giorni. [3]
  • Né l'alcol, né le salse piccanti uccidono i batteri. Assicurati invece di cuocere bene tutti i frutti di mare.
  • Le principali fonti di contaminazione batterica per i prodotti ittici crudi o poco cotti sono la salmonella e il batterio Vibrio vulnificus.
  • Fai attenzione quando consumi frutti di mare di qualunque tipo. Le cozze allevate in acque certificate, gestite e lavorate in condizioni sanitarie sicure, sono consumabili da crude, ma solo da soggetti sani. [4]
  • Oltre al metilmercurio, i frutti di mare crudi nascondono anche altre insidie. I soggetti sani, generalmente, corrono un rischio minimo se consumano quantità ragionevoli di frutti di mare crudi. In ogni caso un certo rischio, anche se ridotto, esiste per tutti: si tratta di alimenti che possono provocare intossicazioni alimentati, che determinano vomito, diarrea, dolori addominali e altri sintomi, talvolta in forma grave.
  • Consumando prodotti ittici crudi o poco cotti, i soggetti ad alto rischio di intossicazioni di origine alimentare possono sviluppare patologie gravi e potenzialmente mortali. [5] Tra questi soggetti si annoverano anche coloro che hanno un sistema immunitario depresso e ridotta acidità gastrica, oltre alle donne in stato di gravidanza, ai neonati, ai bambini piccoli e agli anziani.
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Cose che ti Serviranno

  • Forchetta
  • Cucchiaio
  • Scodelle

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