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Prendersi cura di un bruco finché non si trasforma in una farfalla può essere un’esperienza gratificante per grandi e piccini. È piuttosto semplice accudire questi insetti per un breve periodo, e osservarli mentre si trasformano in farfalle può essere emozionante. A eccezione di un po’ di nutrimento e di un contenitore sicuro, necessitano davvero di poco lavoro per mantenersi sani durante la metamorfosi.

Parte 1
Parte 1 di 4:

Trovare un Bruco

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    Scopri quali bruchi sono nativi della tua regione. Sulla terra esistono 20.000 specie di farfalle di cui 289 solo in Italia. Prima di metterti a cercare un bruco potrebbe essere il caso di svolgere una piccola ricerca riguardo alle specie che sono native della zona in cui abiti.[1]
    • Puoi trovare una lista delle farfalle presenti in Italia sul sito del Ministero dell’Ambiente.
    • Prova a chiedere consiglio alla biblioteca locale per trovare libri e riviste che possano aiutarti a identificare i bruchi nativi della tua zona.
    • Sul sito http://www.agraria.org/faunaselvatica.htm puoi trovare una lista della fauna selvatica in Italia che può esserti d’aiuto per scoprire quali sono i bruchi della tua zona.
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    Stabilisci quale specie stai cercando. Una volta che hai identificato quali sono i bruchi presenti nella tua regione, puoi restringere la ricerca alla tipologia che vorresti tenere in casa. A ogni tipologia corrisponde un diverso tipo di farfalla o falena, pertanto puoi scegliere un bruco in base al suo stato attuale o al tipo di insetto che desideri vedere emergere dal bozzolo.[2]
    • Alcuni bruchi potrebbero essere pericolosi al tatto. Tienilo in considerazione quando scegli la tipologia che ti interessa.
    • Valuta se scegliere una specie di bruco alla cui fonte di cibo hai accesso. I bruchi preferiscono mangiare le foglie delle loro piante ospiti.
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    Studia le piante presenti nel tuo cortile o nella zona dove abiti. Le diverse specie di bruchi (e le relative farfalle) preferiscono vivere su piante diverse, quindi è importante scegliere innanzitutto il tipo di bruco che ti interessa per capire dove cercarlo. La pianta su cui preferiscono vivere si chiama “pianta ospite”. Eccone alcuni esempi con i relativi bruchi:[3]
    • i bruchi monarca preferiscono l’asclepiade;
    • i bruchi macaone vivono prevalentemente sul benzoino (Styrax benzoin);
    • ci sono maggiori possibilità di trovare un bruco di Eurytides marcellus (detta anche “farfalla zebrata”), una farfalla nativa degli Stati Uniti e del Canada, sulle piante di papaia;
    • i bruchi di Papilio polyxenes (un’altra farfalla tipica degli Stati Uniti) si trovano sia sugli alberi di noce sia sul nocino americano;
    • i bruchi di Cecropia (una falena originaria del Nord America), di farfalla viceré e di ammiraglio bianco americano si possono trovare sugli alberi di ciliegio.
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    Comincia la tua ricerca in primavera. Le diverse specie di bruchi sono attive in periodi diversi dell’anno, ma quasi tutte sono presenti in primavera, in estate e probabilmente non oltre i primi giorni di autunno.[4]
    • Alcuni bruchi entrano in uno stato simile al letargo durante i mesi più freddi.
    • Altri depongono uova che restano dormienti fino a primavera.
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    Cerca segni di danni provocati dai bruchi. Potrebbe non essere semplice scorgere direttamente i bruchi: spesso si mimetizzano con l’ambiente circostante per difendersi da eventuali predatori. Un modo per trovare le piante su cui vivono è controllare se sono visibili foglie recentemente mangiate da un bruco.[5]
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    Cattura un bruco facendolo venire verso di te. Questi insetti si attaccano saldamente alle foglie e ai rami su cui si trovano, quindi tirarli con la forza potrebbe creare dei danni al bruco stesso o addirittura strapparne le zampe. Piuttosto sistema la tua mano (o un ramoscello) sulla sua strada e lascia che vi strisci sopra, in modo da poterlo trasportare.[6]
    • Fai attenzione a non toccare i bruchi pelosi o provvisti di spine, in quanto potrebbe trattarsi di un meccanismo di difesa in grado di causare irritazione cutanea.
    • Lavati sempre le mani dopo aver toccato un bruco.
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Parte 2
Parte 2 di 4:

Preparare l’Habitat per il Bruco

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    Scegli un contenitore per il tuo bruco. Questi insetti non hanno bisogno di luoghi particolari per essere mantenuti sani e al sicuro: un contenitore con una capienza di 5 litri, una vasca per pesci o un terrario per rettili andranno benissimo. Assicurati che il contenitore abbia un coperchio e che l’aria possa entrare e uscire. Ricoprine il fondo con alcuni pezzi di carta da cucina per renderlo più facile da pulire.[7]
    • Puoi usare la stamigna come coperchio, nel caso in cui il contenitore ne fosse sprovvisto: consente all’aria di passare e i bruchi non riescono a mangiarla.
    • Se hai intenzione di praticare alcuni fori nel coperchio o nel contenitore per permettere all’aria di entrare, assicurati che siano molto piccoli, altrimenti il bruco riuscirà a fuggirvi attraverso.
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    Aggiungi alcuni bastoncini o ramoscelli all’ambiente. Il bruco ne ha bisogno per strisciarci sopra e anche per appendercisi quando entrerà nello stadio di pupa. Serviranno anche a farlo sentire più a proprio agio.[8]
    • Assicurati di sistemare alcuni bastoncini in verticale, appoggiandoli contro una parete o sulla sommità del contenitore per dare al bruco la possibilità di arrampicarcisi sopra.
    • Sistemane anche altri di lato sul fondo del contenitore.
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    Assicurati che il contenitore sia sicuro per il bruco. Una volta che lo hai preparato, dagli un’ultima occhiata per assicurarti che sia sicuro: i bruchi possono farsi facilmente male o restare intrappolati se il contenitore non è assemblato adeguatamente.[9]
    • I bruchi possono tagliarsi facilmente con eventuali bordi appuntiti, quindi assicurati che le zone intorno ai fori praticati siano ripiegate o levigate, in modo che non possano nuocere al tuo insetto.
    • Controlla la disposizione dei ramoscelli per assicurarti che il bruco non possa rimanervi intrappolato.
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    Se hai più di un bruco, verifica che ci sia spazio a sufficienza. Se decidi di tenerne più di uno, è importante fornire a ciascuno lo spazio necessario per crescere sano. Assicurati che nel contenitore ci sia uno spazio 3 volte superiore alle dimensioni di ciascun bruco.[10]
    • Se hai intenzione di usare lo stesso contenitore per i bruchi finché non si trasformano in farfalle, dovrai assicurarti che ci sia abbastanza spazio perché possano estendere le proprie ali quando usciranno dal bozzolo.
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Parte 3
Parte 3 di 4:

Prendersi Cura del Bruco

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    Sistema del cibo nel contenitore. I bruchi mangiano le foglie delle piante ospiti sulle quali spesso li si può trovare. Prendi alcune foglie dal tipo di pianta che il tuo bruco preferisce e sistemale all’interno del contenitore, in modo che fungano da riserve di cibo.[11]
    • Questi insetti mangiano con il proprio tempo, pertanto non ti preoccupare se il tuo non inizia a mangiare nel momento esatto in cui sistemi le foglie nel contenitore.
    • Se il bruco ha più di una pianta ospite, lascia alcune foglie di ognuna per dargli più possibilità.
    • Se non sei sicuro di quale sia la sua pianta ospite, aggiungi diversi tipi di foglie, presta attenzione a quelle che il bruco predilige e somministragliele come cibo da quel momento in poi.
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    Forniscigli una fonte d’acqua. I bruchi necessitano di una provvigione giornaliera di acqua. Non sistemare un piattino pieno d’acqua all’interno del contenitore, in quanto l’insetto potrebbe cadervi all’interno e annegare; piuttosto spruzza ogni giorno un po’ d’acqua sulle foglie, in modo che possa bere direttamente dalle goccioline.[12]
    • Invece di spruzzare le foglie d’acqua puoi semplicemente bagnarle prima di sistemarle all’interno del contenitore, fornendo così la quantità d’acqua necessaria.
    • Se ti sembra che il bruco sia disidratato, prova a spruzzare più acqua all’interno del contenitore.
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    Pulisci il contenitore ogni giorno. Dovrai rimuovere giornalmente le foglie non consumate: a seconda della pianta possono durare anche una settimana oppure iniziare a seccarsi dopo qualche giorno. È anche opportuno sostituire i fogli di carta da cucina sistemati sul fondo del contenitore.[13]
    • Sostituire la carta servirà a rimuovere le feci dell’insetto e i rifiuti che potrebbero farlo ammalare.
    • Rimuovi le foglie vecchie ogni volta in cui sistemi all’interno del contenitore quelle nuove.
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    Riposiziona le pupe. Se il tuo contenitore non ha spazio a sufficienza per quando il bruco uscirà dal bozzolo e aprirà le ali, dovrai spostarlo in un contenitore più grande non appena il bruco entra in questo stadio.[14]
    • Assicurati che il nuovo contenitore contenga spazio sufficiente affinché le farfalle possano uscire dal bozzolo e aprire le ali.
    • Sii molto delicato nel rimuovere i bozzoli: puoi maneggiarli con le mani se fai molta attenzione.
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Parte 4
Parte 4 di 4:

Prendersi Cura delle Pupe

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    Appendi il bozzolo nel suo contenitore. Se decidi di spostarlo, puoi semplicemente sistemare il rametto al quale si trova appeso in uno spazio più grande. Se ciò non è possibile, esistono altri modi per appendere i bozzoli nel nuovo habitat.[15]
    • Puoi usare una pistola per colla a caldo: quando la colla si è leggermente raffreddata ed è diventata appiccicosa, attacca l’estremità appuntita del bozzolo a un rametto.
    • Puoi far passare ago e filo attraverso l’estremità appuntita del bozzolo e appenderlo nel contenitore: questo metodo può essere pericoloso perché potresti rischiare di ferire il bruco all’interno.
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    Adatta le tue aspettative sull’attesa alla stagione. La maggior parte dei bruchi uscirà dal bozzolo come farfalle in un arco di tempo di 10-14 giorni, ma alcuni potrebbero non uscire affatto durante i mesi invernali.[16]
    • Nei mesi primaverili ed estivi i bruchi si trasformeranno in farfalle più rapidamente.
    • In autunno alcune specie potrebbero restare all’interno del bozzolo per un periodo di tempo più lungo.
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    Cerca di notare quando il bozzolo cambia colore. Saprai che una farfalla è pronta a uscire dal bozzolo quando questo cambierà colore: alcuni diventano più scuri, altri più chiari, a seconda della specie di farfalla o falena all’interno.[17]
    • Se il colore del bozzolo cambia, significa che la farfalla ne uscirà in un giorno o due.
    • Se diventa molto scuro, probabilmente il bruco all’interno è morto.
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    Fornisci cibo alla farfalla. La maggior parte delle farfalle e delle falene non possiede il tratto digerente quando raggiunge questo stadio di vita, pertanto ha un’aspettativa di vita di qualche giorno appena. Altre invece possono mangiare: assicurati di procurare loro alcune foglie dell’albero ospite nel caso in cui possano mangiare.[18]
    • A questo punto potrebbe essere il caso di liberare la farfalla o la falena in questione, in modo che possa accoppiarsi.
    • Per liberarla, apri semplicemente il contenitore all’aperto e permettile di volare via.
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