Questo articolo è stato co-redatto da Neal Blitz, DPM, FACFAS. Il Dottor Neal Blitz è un podologo e chirurgo specializzato in piedi e caviglie che gestisce studi privati a New York e a Beverly Hills. È stato soprannominato "The Bunion King®", ovvero il "re dell'alluce valgo", e ha creato una procedura chiamata "Bunionplasty®" (chirurgia plastica per alluce valgo) che ha rivoluzionato le operazioni chirurgiche di questo tipo. Ha oltre 17 anni di esperienza nella podologia ed è specializzato in chirurgia mini-invasiva del piede e della caviglia. Si è laureato in Podologia al New York College of Podiatric Medicine, poi ha realizzato una specializzazione incentrata sulla chirurgia elettiva e ricostruttiva del piede e della caviglia allo Swedish Medical Center. Ha ottenuto una borsa di studio incentrata su traumi e tecniche ricostruttive presso il centro AO Trauma di Dresda (Germania). Ha conseguito la certificazione in chirurgia del piede e in chirurgia ricostruttiva della parte posteriore del piede e della caviglia. È iscritto all'American Board of Foot & Ankle Surgery ed è membro dell'American College of Foot & Ankle Surgeons (FACFAS).
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Il piede da trincea, chiamato a volte anche piede da immersione, si sviluppa quando le estremità vengono esposte all'acqua fredda e sporca per lunghi periodi (molte ore o giorni).[1] Questo termine è stato introdotto durante la Prima Guerra Mondiale, quando centinaia di soldati svilupparono questa dolorosa sindrome durante i combattimenti nelle trincee. Il disturbo è caratterizzato da gonfiore, intorpidimento e dolore ai piedi, oltre a una possibile morte dei tessuti e cancrena, che può essere potenzialmente letale. Tale malattia si riscontra ancora oggi nelle aree di guerra nel mondo, nelle zone in cui si sono verificati disastri naturali e a seguito di eventi all'aperto colpiti da piogge torrenziali o inondazioni; tuttavia, è abbastanza semplice prevenirla e trattarla.
Passaggi
Trattamenti
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1Controlla i sintomi. Il piede da trincea si sviluppa quando i piedi restano bagnati per lunghi periodi, per esempio indossando calze e scarpe bagnate o rimanendo nell'acqua o nel fango per molto tempo. Se inizi a manifestarne i sintomi, devi cercare cure mediche quanto prima; tra i principali puoi osservare:
- Formicolio o prurito;
- Dolore;
- Gonfiore;
- Pelle fredda e chiazzata;
- Intorpidimento, pesantezza o sensazione pungente;
- Arrossamento e calore;
- Pelle secca;
- Vesciche con successiva morte dei tessuti (ultimo stadio).
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2Lava e asciuga spesso i piedi. Sebbene il nome sia stato assegnato alla malattia più di cento anni fa e possa evocare un problema del passato, la sindrome può in realtà svilupparsi anche al giorno d'oggi nelle persone che passano molte ore al freddo e all'umidità. Una delle maniere più efficaci per trattare il disturbo consiste nel mantenere i piedi asciutti e puliti.[2] Se devi stare molte ore nell'acqua, cerca di lavare e asciugare i piedi quanto più spesso possibile e cambia le calze indossandone di asciutte in base alla necessità.
- Il disturbo deriva dalla costrizione dei vasi sanguigni delle estermità nel tentativo di mantenere il calore nel resto del corpo, riducendo di conseguenza la quantità di ossigeno e nutrienti ai tessuti.
- Senza un apporto adeguato di ossigeno e sostanze nutritive, i tessuti dei piedi si gonfiano e possono anche morire; inoltre, in presenza di tagli o graffi, i batteri che si trovano nell'acqua possono provocare un'infezione.
- Se hai delle abrasioni, applica una pomata antibatterica o un prodotto igienizzante a base di alcol dopo averli asciugati, ma prima di rimettere calze e/o scarpe.
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3Riscaldali. Se hai tenuto i piedi nell'acqua fredda per ore, non solo è importante asciugarli, ma devi anche scaldarli gradualmente.[3] Il calore dilata i vasi sanguigni e aumenta la circolazione nell'area, fermando la progressione del disturbo. Applica degli impacchi caldi o immergi le estremità in acqua calda per circa 5-10 minuti; resisti alla tentazione di esporli a temperature eccessive, perché potresti scottarli e aggravare la situazione.
- Se fai un bagno caldo, aggiungi una soluzione di permanganato di potassio (che trovi in farmacia) all'acqua; può essere di aiuto per drenare i liquidi dai tessuti gonfi.
- Il piede da trincea è piuttosto simile ai geloni, sebbene non sia necessario che l'acqua raggiunga temperature gelide per innescare la sindrome; può formarsi quando la temperatura è di 15 °C e anche quando sei al chiuso.[4]
- Può svilupparsi in meno di un giorno (anche in 12 ore).
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4Togli le calze quando dormi o riposi. Una volta riscaldati i piedi, è importante lasciarli senza calze all'inizio, quando riposi e dormi.[5] Potrebbe sembrare una contraddizione quando hai i piedi freddi, ma indossare calze strette può ridurre la circolazione del sangue e aggravare la situazione. Dopo alcuni giorni di convalescenza, puoi mettere delle calze comode realizzate con materiale traspirante, come il cotone.
- Per tenere i piedi al caldo mentre riposi, coprili con una coperta di lana invece di indossare i calzini.
- Non tenerli sollevati quando sei seduto sul divano, perché potresti impedire la normale circolazione del sangue negli arti inferiori e nei piedi.
- Quando ti corichi la notte, aggiungi un'altra coperta in fondo al letto per tenerli al caldo; inoltre, non incrociare le gambe perché potresti rallentare la circolazione.
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5Valuta di assumere dei farmaci da banco. Il piede da trincea è caratterizzato da dolore e gonfiore dei tessuti, sintomi che possono diventare anche piuttosto gravi. Il disturbo può interessare le dita, il tallone o tutto il piede, a seconda della parte che rimane esposta all'acqua e per quanto tempo;[6] pertanto, i farmaci come gli antinfiammatori possono combattere tali disagi. Tra quelli in libera vendita più comuni ed efficaci a tale scopo ci sono l'ibuprofene (Brufen) e il naprossene (Momendol).
- Gli antinfiammatori agiscono meglio e sono più sicuri se assunti per brevi periodi (meno di settimane).
- Una volta sviluppata la malattia, sono necessarie alcune settimane o diversi mesi prima di guarire completamente, in base alla gravità e alle condizioni di salute generali della persona.
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6Affronta tempestivamente qualsiasi segno di infezione. I sintomi principali del piede da trincea (dolore, gonfiore, vesciche, alterazioni di colore) non sono in genere dovuti a un'infezione, sebbene il fatto di restare nell'acqua contaminata da batteri fecali ne aumenti il rischio, soprattutto se hai tagli, graffi o abrasioni.[7] Tra gli altri segni di infezione a cui devi prestare attenzione ci sono fuoriuscita di materiale purulento e sanguinolento, striature rosse e/o bianche che partono dai piedi, cattivo odore e febbre moderata.
- Se si formano delle vesciche a causa della malattia, le probabilità di infezione aumentano in maniera significativa.
- Se sei a rischio di sviluppare il piede da trincea, applica una pomata antibiotica o una lozione disinfettante su tagli o ferite il prima possibile.
- Il medico può prescriverti degli antibiotici per prevenire infezioni o anche un vaccino antitetanico, se non ti sei sottoposto ai richiami.
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7Vai al pronto soccorso se i piedi diventano di colore blu scuro, verde o nero. La pelle nera-verdastra può indicare la morte dei tessuti dovuta a un apporto insufficiente di ossigeno e nutrienti per un periodo prolungato.[8] La morte dei tessuti (chiamata anche necrosi) può portare rapidamente alla cancrena, una complicazione di emergenza che richiede l'assunzione di antibiotici e probabilmente anche un intervento chirurgico.
- Oltre al cambiamento di colore della pelle, altri segni di cancrena sono: ulteriore gonfiore, grave dolore con una successiva perdita della sensibilità, desquamazione della pelle, secrezioni maleodoranti e dita deformate.
- Nei casi gravi è necessario a volte amputare il piede e la parte inferiore della gamba.
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Prevenzione
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1Non restare nell'acqua fredda o ghiacciata per lunghi periodi. È raro che si rimanga per molto tempo esposti all'acqua fredda, ma alcuni lavori e hobby (per esempio la pesca con la mosca o assistere ai concerti all'aperto) aumentano notevolmente il rischio di sviluppare il piede da trincea.[9] Controlla l'orologio e ricorda che questo disturbo può svilupparsi anche in poco più di 12 ore in determinate circostanze; se possibile, fai in modo di tornare sul terreno asciutto entro questo lasso di tempo.
- Se le tue mansioni prevedono di restare nell'acqua, fai delle pause ogni poche ore; questo è particolarmente importante per le persone che lavorano nel settore del salvataggio e recupero d'emergenza, così come per i militari.
- Anche restare nell'acqua calda e malsana per molte ore è dannoso e provoca un altro tipo di piede da immersione; è quindi importante mantenere i piedi asciutti indipendentemente dalla temperatura dell'acqua.
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2Assicurati che le calze siano asciutte e pulite. Se il tuo lavoro o la situazione in cui ti trovi richiede di trascorrere parecchio tempo in piedi nell'acqua o in condizioni di umidità, devi controllare o monitorare le calze regolarmente, per evitare che si bagnino a loro volta. Se questo avviene, devi sostituirle con un paio asciutto e pulito per evitare o almeno ridurre le probabilità che si sviluppi la sindrome.[10] Se sei al lavoro o devi camminare o restare in piedi in ambienti umidi o bagnati, porta con te un altro paio di calze, nel caso servissero.
- In queste situazioni usa calze in polipropilene, che sono realizzate specificamente per proteggere i piedi dall'umidità.
- Quelle di fibre naturali, come il cotone e la lana, sono migliori nella prevenzione del piede da trincea rispetto a quelle di materiale sintetico.
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3Indossa scarpe impermeabili che calzino adeguatamente. Oltre alle calze giuste, devi anche trovare delle calzature appropriate se prevedi di dover affrontare situazioni di bagnato o umidità. Idealmente, dovresti usare stivali impermeabili più alti del livello delle caviglie, ma indipendentemente dal modello che scegli, assicurati che si adattino bene al piede, che non siano troppo stretti né troppo larghi.[11] Scegli calzature realizzate in pelle trattata ed evita quelle di materiale sintetico, come la gomma o il vinile. La pelle è molto più costosa, ma allontana l'umidità pur garantendo una corretta traspirazione del piede.
- A seconda della situazione, può essere più opportuno cambiare le scarpe diverse volte al giorno e lasciare che quelle bagnate si asciughino per tutta la notte.
- Gli stivali di gomma e le ghette sono ottimi quando si devono trascorrere diverse ore nell'acqua (per esempio per pescare con la mosca), ma anche in questo caso, passare troppo tempo nell'acqua può causare il piede da trincea, soprattutto se il materiale plastico non ha un rivestimento interno isolante.
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4Applica la vaselina o il talco in polvere. Un vecchio trucco usato dai soldati durante la Prima Guerra Mondiale per prevenire la sindrome era cospargere i piedi con parecchio grasso di balena per renderli "impermeabili" e isolarli dal freddo.[12] Attualmente, è molto più semplice spalmare della vaselina, pur godendo degli stessi benefici ed effetti.
- Un altro "trucco" per tenere i piedi asciutti consiste nel cospargerli con talco in polvere che assorbe l'umidità invece di respingerla.
- Il talco è particolarmente adatto alle persone che tendono a sudare parecchio; l'eccessiva sudorazione può essere controllata anche con agenti essiccanti, come il cloruro di alluminio.
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Consigli
- Il piede da trincea è più comune tra gli operai edili, le guardie di sicurezza, i volontari della protezione civile, i campeggiatori, gli atleti amatoriali di sport estremi e gli individui che frequentano i festival musicali all'aperto.
- Le persone che seguono una cattiva alimentazione o che dormono male sono più soggette al disturbo.
- Dato che la nicotina contenuta nelle sigarette (e negli altri prodotti del tabacco) altera la circolazione del sangue, non fumare mentre stai guarendo dalla sindrome.
Riferimenti
- ↑ http://emergency.cdc.gov/disasters/trenchfoot.asp
- ↑ http://emergency.cdc.gov/disasters/trenchfoot.asp
- ↑ http://emergency.cdc.gov/disasters/trenchfoot.asp
- ↑ http://www.foot-pain-explored.com/trench-foot.html
- ↑ http://emergency.cdc.gov/disasters/trenchfoot.asp
- ↑ http://www.footvitals.com/injuries/trench-foot.html
- ↑ http://www.msdmanuals.com/home/injuries-and-poisoning/cold-injuries/nonfreezing-tissue-injuries
- ↑ http://www.footvitals.com/injuries/trench-foot.html
- ↑ http://www.footvitals.com/injuries/trench-foot.html