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La sindrome dell'intestino irritabile (SII) è un disturbo che provoca diversi sintomi, come dolore addominale, stitichezza, diarrea, gas, crampi e gonfiore.[1] La maggior parte dei pazienti è in grado di controllare i sintomi con l'alimentazione, ma esistono anche dei farmaci che aiutano a trattarli; puoi inoltre prendere diversi integratori e mettere in atto delle tecniche per gestire il disturbo.

Metodo 1
Metodo 1 di 4:

Cambiare l'Alimentazione

  1. 1
    Tieni un diario alimentare. Ti aiuta a monitorare quello che mangi e i sintomi.[2] [3] Puoi usarlo per individuare gli alimenti che tendono a innescare la sindrome, in modo da non consumarli più in futuro.[4] Per utilizzarlo nella maniera corretta, inserisci questi dati:
    • Le pietanze che hai mangiato;
    • Le dimensioni delle porzioni;
    • L'ora in cui le hai consumate;
    • Le tue sensazioni dopo un'ora o due dal pasto.
  2. 2
    Segui una dieta a basso contenuto di FODMAP.[5] Si tratta di sostanze che possono fermentare: oligosaccaridi, disaccaridi, monosaccaridi e polioli. Sono alimenti che tendono a provocare i sintomi dell'intestino irritabile con maggiori probabilità e riducendone il consumo puoi migliorare la situazione.[6] Tra quelli che dovresti limitare o ridurre ci sono:
    • Alcuni frutti, come mele, more, albicocche, ciliegie, pesche noci, mango, pere, angurie e prugne;
    • Frutta in scatola;
    • Succhi di frutta;
    • Frutta essiccata;
    • Alcune verdure, come carciofi, cavoli, aglio, lenticchie, cavolfiori, funghi, asparagi, fagioli, cipolle, taccole;
    • Latticini;
    • Frumento;
    • Segale;
    • Sciroppo di mais ricco di fruttosio;
    • Miele.
  3. 3
    Fai pasti regolari. Se segui un regime alimentare irregolare puoi aggravare i sintomi della SII, evita quindi di saltare i pasti o di distanziarli troppo. Cerca di mantenere una programmazione costante e fai in modo di mangiare ogni tre ore circa durante tutto il giorno.[7]
    • Non mangiare troppo, perché potresti far scatenare i sintomi; dovresti invece fare quattro o cinque pasti più piccoli distribuiti nell'arco del giorno.[8]
  4. 4
    Bevi molta acqua. Una buona idratazione aiuta a combattere alcuni sintomi della sindrome. Prefiggiti di bere circa otto bicchieri da 250 ml di acqua ogni giorno; se però svolgi attività fisica o hai uno stile di vita piuttosto attivo, dovresti bere anche di più.[9]
    • Non bere l'acqua frizzante e altre bibite gassate, perché possono aggravare il disagio.
  5. 5
    Riduci l'alcol e la caffeina. Entrambi tendono a irritare il sistema digestivo e potrebbero provocare dolore addominale, diarrea o costipazione. Prova a limitarli o eliminarli del tutto per capire se la situazione migliora.[10]
    • Per esempio, anziché bere due tazze di caffè al mattino, passa a una sola; oppure, invece di bere un Martini a cena, opta per un semplice bicchiere d'acqua.
  6. 6
    Consuma con moderazione gli alimenti lavorati industrialmente. Contengono in genere i tipi di zucchero difficili da digerire e che potrebbero attraversare tutto il sistema digestivo senza venire metabolizzati;[11] mangiando questo tipo di alimenti potresti provocare una crisi acuta della sindrome dell'intestino irritabile.
  7. 7
    Elimina i dolcificanti artificiali. Quelli il cui nome termina in "olo" possono aggravare i sintomi e dovresti quindi evitarli del tutto se tendi già a soffrire di diarrea. Si tratta di sostanze che trovi facilmente nelle gomme da masticare e nei prodotti dietetici, come i frullati per perdere peso.[12] Prendi l'abitudine di leggere le etichette per assicurarti che nessun alimento che compri contenga questi dolcificanti. Tra i principali che dovresti evitare si ricordano:[13]
    • Xilitolo;
    • Maltitolo;
    • Sorbitolo;
    • Mannitolo.
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Metodo 2
Metodo 2 di 4:

Gestire lo Stress

  1. 1
    Svolgi più attività fisica. Un regolare esercizio fisico stimola il sistema digestivo e riduce i livelli di stress. Dovresti fare almeno 150 minuti di movimento ogni settimana; per esempio, per raggiungere tale obiettivo potresti fare una camminata di mezz'ora cinque giorni a settimana.[14]
    • Pratica lo yoga; ti permette di eseguire alcuni esercizi perfetti per il corpo e rappresenta allo stesso tempo una buona occasione per rilassarti.
  2. 2
    Esprimi i tuoi sentimenti. Non avere la possibilità di manifestare in alcuna maniera l'emotività può indurre lo stress e aggravare i sintomi della SII; trova quindi dei mezzi di espressione e delle tecniche sane per gestire le emozioni, per esempio:[15]
    • Telefona a un amico;
    • Scrivi un diario;
    • Disegna;
    • Confidati con uno psicologo.
  3. 3
    Pratica la respirazione profonda. Questa tecnica offre quasi immediatamente una sensazione di calma quando sei stressato. Cerca di metterla in pratica durante tutto il giorno per ridurre lo stato d'ansia che ti affligge.
    • Per praticarla, concentrati sull'uso del diaframma per portare l'aria verso l'addome;[16] conta fino a cinque quando inspiri, trattieni il fiato per alcuni secondi e poi rilascia contando ancora fino a cinque.
  4. 4
    Prenditi del tempo ogni giorno per te stesso. Se vuoi gestire lo stress, è fondamentale ritagliarsi dei momenti da dedicare a se stessi; organizzati per riservare almeno 20 minuti ogni giorno a qualcosa che desideri fare. Per esempio potresti:[17]
    • Leggere un libro;
    • Fare un bagno di schiuma;
    • Guardare un episodio del tuo programma televisivo preferito;
    • Ascoltare un po' di musica.
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Metodo 3
Metodo 3 di 4:

Prendere gli Integratori

  1. 1
    Prendi le fibre sotto forma di integratori. Sono importanti per regolarizzare l'intestino e gestire i sintomi della malattia; se hai difficoltà ad assumerle attraverso l'alimentazione, puoi prendere degli integratori per ridurre il malessere dovuto alla SII. Scegli dei lassativi di massa, perché ci sono minori probabilità che possano irritare l'intestino.[18]
    • La quantità giornaliera consigliata è di 25-35 g; se non riesci ad assumere questo quantitativo dalle fonti alimentari, puoi prendere gli integratori.[19]
    • Le fibre sono disponibili in polvere, compresse e anche sotto forma di biscotti.
    • Assicurati di leggere e di seguire le indicazioni riportate sulla confezione per un uso corretto del prodotto.
    • Assumile sempre con un bicchiere di 250 ml di acqua.
  2. 2
    Aggiungi gli integratori di probiotici nel tuo regime alimentare. Anche questi fermenti lattici sono utili per gestire il tuo disagio; prendili per circa un mese e vedi se sono di aiuto.[20] [21]
    • Il dosaggio tipico consigliato è compreso tra uno e due miliardi di unità formanti colonie (conosciute anche come UFC); attieniti scrupolosamente alle indicazioni del produttore per quanto riguarda la posologia.
    • Alcuni medici raccomandano un dosaggio più alto per i loro pazienti; consulta il dottore per trovare la quantità adatta per il tuo caso specifico.[22]
    • Quando scegli un probiotico commerciale, assicurati che sulla confezione siano riportati il nome e le informazioni di contatto del produttore, il nome scientifico dei ceppi presenti, la vitalità dei batteri alla data di scadenza, altre indicazioni circa le modalità di conservazione del prodotto e le istruzioni in merito al dosaggio. Evita tutti quei prodotti che vengono pubblicizzati come efficaci nella cura e nel trattamento di determinate malattie o disturbi.
  3. 3
    Prova le capsule gastroresistenti di olio di menta.[23] Si sono dimostrate efficaci per i bambini affetti dalla sindrome dell'intestino irritabile, sembra infatti che riducano il dolore addominale tipico nei pazienti con la SII.[24] Assumile per un paio di settimane per capire se alleviano il dolore.
    • Il dosaggio consigliato è di una o due capsule da 0,2 ml da assumere fino a tre volte al giorno.[25]
    • Tieni però presente che alcune persone manifestano bruciore di stomaco quando prendono l'olio di menta.[26]
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Metodo 4
Metodo 4 di 4:

Prendere i Farmaci

  1. 1
    Informati in merito agli antidiarroici. Esistono diversi medicinali che possono aiutare i pazienti che presentano tale sintomo.[27] [28] Se soffri di diarrea e sei interessato a provare questa classe di medicinali, parlane con il medico; tra i principi attivi più comuni considera:
  2. 2
    Parla con il medico in merito ai farmaci contro la costipazione. La sindrome può a volte causare stitichezza; in questo caso, puoi rivolgerti al dottore per trovare dei medicinali adatti al tuo caso. Si tratta di prodotti che aiutano ad alleviare il dolore addominale dovuto alla stipsi; i più noti e diffusi sono:[32]
  3. 3
    Valuta con il medico l'opportunità di assumere gli antidepressivi. Anche questa classe di farmaci si è dimostrata efficace per chi è affetto dalla sindrome dell'intestino irritabile; sembra infatti che in alcune persone sia in grado di regolare il sistema digestivo e di alleviare il dolore. Il medico può consigliarti gli antidepressivi triciclici o gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina per tenere sotto controllo il disturbo.[35]
  4. 4
    Informati in merito agli antibiotici contro il gonfiore addominale. Alcuni di questi, come la rifaximina, potrebbero essere utili per trattare tale sintomo, dato che agiscono riducendo il gas prodotto dalla flora batterica del tratto digestivo. Se il gonfiore addominale ti sta causando molto disagio, chiedi al dottore di prescriverti la rifaximina.[36]
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  21. http://www.aboutibs.org/site/treatment/medications/targeted-ibs-medications
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  27. http://www.niddk.nih.gov/health-information/health-topics/digestive-diseases/irritable-bowel-syndrome/Pages/treatment.aspx

Informazioni su questo wikiHow

Dale Prokupek, MD
Co-redatto da:
Internista e Gastroenterologo Iscritto all'Albo
Questo articolo è stato co-redatto da Dale Prokupek, MD. Il Dottor Dale Prokupek è un internista e gastroenterologo iscritto all'albo che gestisce uno studio privato a Los Angeles. Lavora anche nello staff del Cedars-Sinai Medical Center e come professore clinico associato di medicina presso la Geffen School of Medicine della University of California, Los Angeles (UCLA). Ha oltre 25 anni di esperienza medica ed è specializzato nella diagnosi e nel trattamento di malattie del fegato, dello stomaco e del colon, tra cui epatite cronica C, cancro al colon, emorroidi, condiloma anale e patologie digestive associate all'immunodeficienza cronica. Ha conseguito una laurea in Zoologia presso l'Università del Wisconsin - Madison e si è poi laureato in Medicina al Medical College of Wisconsin. Si è specializzato in medicina interna presso il Cedars-Sinai Medical Center e ha conseguito una fellowship in gastroenterologia presso la UCLA Geffen School of Medicine. Questo articolo è stato visualizzato 1 754 volte
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